Il "Norte Grande" fra Trujillo e Lima, spazzato dal vento e dalla sabbia. Bisogna attraversarlo tutto, per rientrare nella Capitale e tornare in Italia.
Ecco le immagini, scattate dalla poltroncina panoramica (secondo piano a destra) del nostro grande bus. Gli elementi attorno a noi sono sempre: nastro d'asfalto, montagne all'orizzonte e un po' di vegetazione ai lati, fino a quando non si incontra sulla destra l'Oceano Pacifico.
Vesique (Chimbote), panamericana norte, km 418
Panamericana, km 317 |
Poi ci si avvicina ancora un po' all'Oceano Pacifico e alle sue grandi spiagge. |
Municipalidad Distrital de Culebras: zona di protezione del cormorano grigio (chuita) e del gabbiano (gaviota).
Ci fermiamo per mangiare e bere qualcosa, ognuno a suo gusto. |
Il paesaggio di sabbia e terra creato dal vento |
L'Oceano, a strapiombo, è sempre sulla nostra destra. |
Una delle tante baracche che si incontrano vicino al mare. Anche dall'altra parte della strada, per chilometri, ci sono altrettante baracche in canna, vere e proprie abitazioni. |
Panamericana norte, km 150, in prossimità della grande baia e città di Huacho, dove si produce sale. |
Ci avviciniamo a Lima e, una trentina di chilometri prima di Lima, il nostro bus prosegue per una strada tutta curve e non proprio larga, a precipizio sull'Oceano. Dalla poltrona panoramica (in alto) a destra, non si vede il bordo della strada, ma solo la ripida scarpata.
Non è più possibile fotografare, perché sulla sinistra abbiamo la montagna a picco e sulla destra l'immensa distesa dell'Oceano, e sta calando la sera.
Dopo circa una mezza ora di fiato sospeso, ci ritroviamo nel caos stradale di Lima, prossimi ad una Stazione dei bus, dove scendiamo e cerchiamo un taxi che ci accompagna a Miraflores, nel nostro Hotel prenotato in anticipo.
L'avventura sulle strade del Perù per ora è terminata; domani pomeriggio ci attende il volo di rientro in Italia.
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