Lunedì 30/XI/2015
LA STAZIONE DEI TRENI
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La Rangoon Central Railway Station fu costruita una prima
volta dagli inglesi nel 1877, per servire da terminal alla prima linea
ferroviaria della Birmania, da Yangon a Pyay.
L'edificio fu progettato in stile vittoriano britannico e le
strade di accesso furono delimitate da prati erbosi all'inglese. La bellezza del complesso impressionò
favorevolmente la gente del posto che cominciò a definire la nuova struttura la Stazione delle Fate.
Durante la seconda guerra mondiale la stazione era diventata
un bersaglio favorito dai bombardieri giapponesi, ma nel 1943 fu distrutta dalle
forze britanniche in ritirata verso l’India.
La stazione è stata ricostruita dopo la guerra, secondo un progetto
disegnato dall’ingegner Hla Thwin, ispirato agli stili architettonici
tradizionali birmani. La costruzione fu iniziata nel gennaio 1947 dall’ingegnere
Sithu U Tin e completata nel maggio 1954.
Il 5 giugno 1954 ci fu la cerimonia d’inaugurazione della
nuova stazione ferroviaria di Yangon.
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Il portico d'ingresso |
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La zona biglietteria |
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Nell'atrio della stazione i passeggeri, stanchi per il lungo viaggio o per l'attesa, bivaccano. |
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In altri spazi "riservati" ... si fa colazione o si pranza. |
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I numeri dei binari sono segnalati con cifre arabe e birmane. |
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Addette alle pulizie.
LA CATTEDRALE DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE |
La costruzione della cattedrale fu iniziata nel 1895 e fu
completata il 19 novembre del 1899, quando la Birmania Meridionale era una
provincia britannica. L'edificio fu progettato dall'architetto olandese Jos
Cuypers, figlio di Pierre Cuypers. Con il terremoto che colpì l'allora Rangoon,
nel 1930, la cattedrale di Santa Maria subì pochi danni e ha successivamente
resistito all'invasione giapponese durante la seconda guerra mondiale, mentre
le vetrate colorate delle finestre sono state danneggiate durante l'invasione
alleata della città.
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Il 25° anniversario del vescovo |
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Una delle due porte gemelle d'ingresso |
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La pellegrina della fotocamera |
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Addobbi per la cerimonia dei festeggiamenti al vescovo |
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Policromie dell'interno in stile neo-gotico
LA PAGODA BOTATAUNG |
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La pagoda Botataung vista dal molo sul vicino fiume |
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Il grande stupa, visto da vicino |
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L'edificio di fronte all'entrata alla pagoda |
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L'entrata alla pagoda, vista dall'interno |
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Sorvegliante nel corridoio d'ingresso |
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Altri sorveglianti e monaco buddhista |
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Particolare dei decori di una colonna interna |
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Splendore di ori |
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Angoli di preghiera |
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Il sacrario con le reliquie del Buddha, fa cui un capello |
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La parola italiana svastica (croce uncinata) origina direttamente dal
sostantivo maschile sanscrito svastika (devanāgari), che indica in quella
lingua, tra gli altri significati, il disegno di una croce greca con i bracci
piegati ad angoli retti (卐 o 卍); simbolo religioso e propizio per le culture
religiose originarie dell'India, quali il Buddhismo e l'Induismo.
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Non si può proprio giurare che i monaci buddhisti facciano vita completamente ascetica. |
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I numeri delle dimensioni della pagoda |
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Il laghetto delle tartarughe del Buddha |
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Angolo di offerte al Buddha |
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Giovane monaco buddhista |
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Altri altari, altri Buddha |
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Sosta di ricreazione, all'interno del percorso |
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Angoli di preghiera e meditazione |
IL MOLO SUL FIUME
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Una giostrina |
TEMPIO INDU SRI DEVI
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Interno di una famosa rivendita di caffè (Hanuman Coffe), situata alla sinistra della porta d'ingresso al tempio. |
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Il Karaweik o Karaweik Hall è un palazzo posto sulla riva
orientale del lago Kandawgyi a forma di enorme chiatta. La chiatta è stata
progettata dall'architetto birmano U Ngwe Hlaing, che si è ispirato alla
chiatta reale Pyigyimon. La sua costruzione iniziò nel giugno 1972 e terminò in
ottobre 1974. In realtà si tratta di un edificio a tre piani in cemento armato
e stucco, con sale per cerimonie, una sala per conferenze, ristoranti e altri
negozi.
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La pagoda Shwedagon, vista dalla sponda opposta del lago Kandawgyi.
NGA HTAT GYI BUDDHA TEMPLE |
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Il grande Buddha seduto, alto quattordici metri |
CHAUKHTATGYI BUDDHA TEMPLE
Il Chaukhtatgyi Buddha Temple è il più noto tempio buddista
in Yangon (Bahan Township). Ospita un’immagine del Buddha disteso tra le più
venerate del paese. La statua, lunga 66 metri, è la quarta per dimensioni di Buddha disteso e una delle più grandi della
Birmania. La sua costruzione fu sponsorizzata, nel 1899, da un ricco buddista
birmano, Sir Po Tha, e completata nel 1907, da un’altra impresa di costruzioni.
Il lavoro non fu ben eseguito, il Buddha appariva sproporzionato e il suo volto
aveva un'espressione aggressiva. Nel
1950 la vecchia immagine del Buddha, assai deteriorata, fu demolita e
sostituita con l’attuale, eseguita sotto la supervisione di U Thaung, un
maestro artigiano di Tavoy (ora Dawei) e protetta con un enorme edificio a tettoia. I grandi occhi di vetro (1,77 per 0,58
metri) furono realizzati da una famosa vetreria di Yangon, la Nagar Glass
Factory. L'immagine del Buddha fu consacrata nel 1973.
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Il sorriso enigmatico del grande Buddha |
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Nella pianta del piede sono scolpiti dei simboli (animali e altri oggetti: 108 per piede), ognuno dei quali con un significato religioso specifico. |
SHWEDAGON PAGODA
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L'entrata meridionale della Shwedagon Pagoda, sullo sfondo della più piccola Maha Wizaya, vista dalla Shwedagon Road. |
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Uno dei due leogrifi che sorvegliano l'entrata principale. |
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Il leogrifo è un animale mitologico senza pudore. |
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La biglietteria di un'entrata secondaria.
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La Shwedagon, ufficialmente denominata Shwedagon Zedi
Daw (nota anche come la Grande Pagoda
d'Oro), è la più famosa pagoda della Birmania e una delle più famose del mondo
buddhista; è costituita da un grande stupa dorato, alto più di cento metri e da
centinaia di altri templi e tempietti.
Tutto il complesso è ricoperto da migliaia di lamine d’oro e
la parte superiore dello stupa è incrostato da 4531 diamanti (il maggiore di 72
carati), oltre a circa 3000 tra rubini, topazi e zaffiri, mentre un grosso
smeraldo verde è posizionato sulla cima, così da riflettere gli ultimi raggi
del sole.
Trovandosi su una collina (la Singuttara Hill, a ovest del
lago Kandawgyi), risulta ancora più alta e domina lo skyline di Yangon; è
visibile da ogni punto della città, sia di giorno, quando l’oro di cui è
ricoperta riflette i raggi del sole, sia di notte quando è inondata dalla luce
di centinaia di fari.
Alcune fonti fanno risalire la sua costruzione al sesto
secolo a. C. , tuttavia non esistono documenti ufficiali che attestino la data
della sua costruzione e la sua età non è ancora certa.
La Shwedagon è la pagoda buddista più sacra della Birmania,
poiché si ritiene che contenga varie reliquie dei quattro precedenti Buddha,
oltre ad otto ciocche di capelli di Gautama.
Essendo il tempio più venerato del Myanmar è sempre
stata consuetudine per le famiglie, per i pellegrini e tutti i seguaci del
Buddha, fare un pellegrinaggio alla Shwedagon, almeno una volta nella vita.
Tale è la potenza emotiva che suscita la Shwedagon che in Myanmar
la popolazione ritiene sia indistruttibile. A parte la credenza popolare, l’imponente
stupa, sfavillante di luce, si trova ancora saldo sulla cima della collina, nonostante
un forte terremoto nel 1769, diversi terremoti più piccoli nel XX ° secolo e un
grande incendio nel 1931.
Per la sua superba bellezza si è meritata
l’appellativo di … "La corona della
Birmania" e Somerset Maugham, nel 1930 scrisse: “The Shwedagon rose superb, glistening with gold, like a sudden hope in
the dark night of the soul."
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