Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











lunedì 21 febbraio 2011

Scappo in Messico, ma ritornerò presto a San Francisco

A Città del Messico che per i messicani è México o D.F. (distretto federale) continua a fare un gran caldo afoso di giorno, la mattina presto e la sera è + fresco, la gente gira con i guanti!!!
L'amore che provavo per questa città è messo a dura prova dalla terribile inerzia dei suoi abitanti (hai presente Napoli??) e dalla tantissima polizia che presidia giorno e notte il centro storico. Gli investimenti + visibili del Governo Calderon (il loro Presidente) paiono proprio essere la militarizzazione di tutto, le auto e le troche (i van che usano, aperti dietro). I poliziotti vestono tutti di nero, sono armati fino ai denti, pencolano per strada magari seguendo di sera la partita di calcio sui cellulari: insomma gli storicissimi problemi di questo ricchissimo paese sono di nuovo affrontati con la forza militare. Questo, per me, è inquietante. Ti senti al centro di una guerra dichiarata di cui tu devi immaginare le mosse per non finire intrappolata in uno scontro armato. Questo in pieno centro, in pieno giorno. Come potrà finire questa partita???? E' effettivamente così che si combattono i narcos, la delinquenza endemica, il malaffare, la grandissima corruzione di questo come di altri Paesi??? Ai posteri l'ardua risposta, ma nel frattempo la città è congelata nella sua trascuratezza, ferma in attesa di sapere chi vincerà, per questo, mi sembra, si finge di non vedere o si sopravvive solo facendo finta di non vedere i poveracci-deformi per strada, i bambini che elemosinano, i vecchi che questuano, i mille venditori abusivi che in certe ore della giornata riempiono i già sconnessi marciapiedi, ecc.
Credo che, venendo noi da S. Francisco (dove pure a migliaia ci sono homeless e questuanti sui marciapiedi) ma dove si respira un'aria frizzante, che spinge alla risoluzione anche nella crisi mondiale che gli US attraversano, giungendo a México si rimane traumatizzati e ti viene da pensare: scappo in Messico, ma ritornerò presto a San Francisco ..

Quindi, México, è come un enorme meraviglioso gigante ( da 2000 metri di altezza), dalla storia millenaria, con i piedi bloccati nella melma della palude-acquitrino, sulla quale in effetti la città fu edificata dagli Aztechi che qui, impressionante, girano per strada, a volte con gli stessi abiti d'allora, per attirare i turisti.
Voglio dire che la continuità con un passato di 500 anni fa è, talvolta, disorientante.Tutte le pietre del centro storico sono azteche o quasi, i tratti somatici dei suoi abitanti o sono aztechi o sono meztizi (meticci: la nuova razza che si formò dopo la conquista spagnola, dalle unioni che derivarono fra indios ed europei): Sono i mestizos la maggioranza della popolazione.
Poi ci sono i discendenti diretti degli spagnoli, con tratti che però hanno risentito di tutto quello che è successo fra 1521 (anno della conquista) e il presente;  poi, più nascoste all'occhio umano, ci sono le famose 100 famiglie (ispano-messicane) che godettero del potere dopo l'arrivo di Cortèz (il conquistatore) e che ancora governano il paese. Il Messico è per superficie quasi sette volte l'Italia, ma è cugino nostro sotto tanti aspetti, anche questo delle 100 famiglie che manovrano il nostro di Bel Paese.
Angela
Giorgio ha già detto che qui non tornerà più; da sempre i marciapiedi del Centro sono pericolosi, perché pieni di trappole (scalini, dislivelli, buche, ecc..) ; l'altitudine  (2000 m) dà fastidio anche a me, assieme al grande caldo; il caos, dopo le 9 di mattina, è totale, anche nelle poche strade pedonalizzate del centro; poi ai mexicani piace vivere vociando, sempre sulla strada, mangiando in ristorantini improvvisati, oltre che in quelli autorizzati. I messicani passano la loro vita mangiando e bevendo, soprattutto per strada.

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