Lasciamo Puno la mattina presto per partecipare ad un tour diretto alla Laguna Lagunillas, poi a Chivay, e da qui, il giorno dopo, visitare la Valle del Colca (dal nome del fiume, ma in quechua colca significa granaio); arriveremo fino al Mirador Cruz del condor, per vedere gli "andini" volare alti fra le montagne.
Questi uccelli possono vivere fino a 85 anni, raggiungere in volo 7000 metri. Si alimentano solo di carogne di grandi mammiferi, e seguendo una precisa gerarchia, prima i maschi adulti, poi le femmine, poi i piccoli. Hanno una sola "compagna" per tutta la vita, e se muore, il maschio può anche decidere di suicidarsi, buttandosi a capofitto contro una roccia. In Perù, non sono sufficientemente protetti. Gli Inca, invece, li consideravano sacri. Segnaliamo un sito in cui si parla dei condor andini.
http://www.rumbosdelperu.com/el-condor-pasa-poblacion-de-aves-andinas-en-peru-puede-irse-en-picada-V516.html
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Come riporta il cartello siamo a 4444 m sul livello del mare, fra lama, vigogne, aironi e condores
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Laguna Lagunillas |
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La vigogna è un animale dall'aspetto molto elegante, con gambe sottili che le permettono di spostarsi a grande velocità. La sua lana è la più morbida al mondo, viene usata per confezionare abbigliamento molto pregiato. In Perù è protetta e non si può cacciare
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Saliamo fino a 4910 m, al Mirador de Patapampa (nome del passo) o de Volcanos, dato che se ne possono ammirare tanti
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El Misti (5.825 m), il vulcano che domina la città di Arequipa
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Tramo (Tratto) de la Cordillera Volcanica en los Andes Centrales.
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Queste sono solo alcune delle pietre
che ricordano nomi e altitudini dei
vulcani, qui visibili all'orizzonte.
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Patapampa, una signora vende ai turisti di passaggio |
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Ricami che raccontano storie, scritte su pezzi di tela colorata
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In mezzo a tanti sassi, si
notano piccole "sculture", fatte di pietre poste l'una sull'altra,
quale segno di un desiderio espresso o di un ringraziamento alla montagna o
madre terra (Pachamama). Un tempo erano i pastori che costruivano queste "forme piramidali",
esposte alle intemperie dei quasi 5000 metri d'altitudine. Ora anche i turisti
possono farlo.
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L' arco che segna l'ingresso a Chivay e al posto di
controllo dei turisti ...
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e il pedaggio da pagare, per l'ingresso al pueblo. Scopriamo (per la prima volta) che le tariffe sono differenziate: i peruviani pagano 20 sol, gli stranieri 70 sol. Una vera estorsione di tipo razzista.
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Questa elegante fugurina, in costume con bordados (ricami),
sta ballando la danza della semina del mais o Sara Tarpuy
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Le donne che gestiscono il mercato o lo frequentano per acquisti, sono tutte molto eleganti, nei loro costumi tradizionali.
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Mais di colori bellissimi
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Mais nero con il quale si prepara la chicha,
"il vino degli Incas"
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Zapatero (calzolaio), al lavoro nel mercato
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Artigianato e abbigliamento con "bordados" (ricami e passamanerie) sono confezionati e venduti nel mercato |
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Qui i sedili sono a forma di coloratissimi
cappelli, al femminile o... |
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... al maschile
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Eleganti signore a passeggio con un piccolo lama, per racimolare qualche spicciolo dai turisti |
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Rappresentazione della signorina "non fidanzata" o soltera che
partecipa al Carnevale di Chivay, alla quale, in occasione della festa
"poncheke" (ultima domenica), i ragazzi danno la "caccia"
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La chiesa Nostra Signora
dell'Assunzione di Chivay risale ai secoli XVI-XVII; ha all'interno pitture
murali con rappresentazioni degli apostoli e del Battesimo di Cristo
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Si festeggiano i 35 anni del Mercato coperto |
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I caratteristici vanghetti per lavorare la terra |
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Maca (Pueblo), Chiesa di Santa Ana |
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L'altare di legno intagliato, poi dorato, e otto specchi incorniciati
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Stiamo viaggiando verso il Cañon (canyon) del Colca. Facciamo una breve sosta nel Municipio di Maca, paese a 23 km da Chivay. Il villaggio si trova alle falde del vulcano Sabancaya e dell'innevato Hualca-Hualca, e rischia di scomparire, perché ogni anni sprofonda di qualche centimetro. La vita qui ruota attorno alla Chiesa di Santa Ana, fuori dalla quale si ritrovano quotidianamente gli ambulanti per vendere cibo e artigianato ai turisti.
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I turisti amano farsi fotografare così... |
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Ed ecco un giovane condor andino che pare divertirsi molto a prendersi gioco di tutti i turisti che tengono gli obiettivi delle loro camere puntati su di lui.
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Il grande mirador, dove i turisti si parcheggiano per ore, in attesa che i "giovani condor" si esibiscano nei loro volteggi.
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Questo "scalino di roccia" piace molto al nostro giovane condor, perché è il suo trampolino di volo.
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In ogni mirador si vende qualcosa |
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Pietre lavorate di varia provenienza |
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Cruz del Condor |
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La Valle del Colca poggia sulla placca tettonica sud-americana, quindi appartiene ad una zona molto attiva dal punto di vista geologico. Qui si trovano anche i vulcani Hualca-Hualca, Ampato e Sabancaya.
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Il fiume Colca
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La Valle del Colca, occupa solo una parte del bacino del fiume da cui prende il nome. E' lunga 100 km. Raggiunge il punto più alto nella cima del vulcano Ampato (6300 m ca.), e il più basso (970 m) alla confluenza dei fiumi Colca e Andamayo.
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Questa Valle fu dominata, fra il 600 e il 1200 d C. dalla Cultura Wa ri o Huari (dal nome della capitale), una cultura andina preincaica che dominò la costa del Pacifico fino al nord. Quando l'impero si esaurì, emersero nella valle del Colca due gruppi: nel nord i Collagua e al sud i Cabana, diversi per costumi e lingua.
I Collagua parlavano aymara e si deformavano la testa, stringendo quella dei bambini fra due tavolette di legno; i Cabana usavano un altro sistema e parlavano una variante di quechua.
Fino al 1450 appartennero entrambi all'impero Inca
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Baños Thermales Chacapi, a cinque minuti
d'auto dalla piazza di Chivay
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