"Non confondiamo lo spostarsi con il viaggiare"
(William Least Heat-Moon)
(Let’s not conflate moving
with traveling)
Il Parco Nazionale, creato nel 1960, si trova a Sud ovest nella Isla Grande della Terra del Fuoco, al confine con il Cile. Occupa 68.909 ettari dall'estremità della Cordigliera delle Ande fino alla costa del Canale Beagle.
L'Isla Grande fu abitata da 10.000 anni da uomini che riuscirono a sopravvivere in un ambiente per noi inospitale. Lungo la costa del Canale Beagle, come attorno al Lago Roca vissero gli Yamana, che si spostavano in canoe di corteccia di legno, cacciando leoni marini e raccogliendo molluschi, con i quali si alimentavano come testimoniano i concheros (depositi di conchiglie), dove accumulavano i resti dei loro consumi. Le loro case (choza) erano abitazioni provvisorie di rami e tronchi a forma di cupola, e il loro abbigliamento era limitato ad una corta cappa di pelli di leoni marini. L'arrivo dei colonizzatori europei nel 1880 segna l'inizio della loro scomparsa, determinata da epidemie, dagli "esercizi di tiro" (ejercicio de tiro) di cui furono oggetto da parte degli esploratori europei, dall'avvelenamento dei leoni marini, ad opera dei coloni.
The National Park,
created in 1960, is in the southwestern part of the Isla Grande of
Tierra del Fuego, on the border with Chile. It covers 68,909 hectares from the
southern tip of the Andes to the shoreline of the Beagle Channel.
For ten thousand years the Isla Grande
was inhabited by people who managed to survive in an environment that we would
find inhospitable. Along the coast of the Beagle Channel, and around Lago Roca,
lived the Yámana who traveled about
in canoes made of bark, hunting sea lions and gathering mollusks, which they
ate, as attested by the concheros (heaps of shells), where the relics of their consumption
accumulated. Their houses (choza)
were crude huts of tree trunks and branches put together in the form of a dome,
and their clothing was limited to a short cloak made of sea lion pelts. The
arrival of European settlers in 1880 marked the beginning of their demise,
brought about by epidemics, by the “shooting practice” (ejercicio de tiro) of
the European scouts who used them as targets, and by the poisoning of the sea
lions, also the doing of the colonists.
I dati demografici sono eloquenti; dei tremila Yamana del 1880, ne rimanevano, dieci anni dopo, solo mille, e fino al 1910 non più di cento.
Per visitare il Parco, partendo da Ushuaia, si usano servizi pubblici che ti portano dall'hotel fino all'ingresso, dove si acquista un biglietto di entrata, poi ti lasciano dove tu puoi iniziare la tua camminata; e al ritorno riprendi un pulmino della stessa compagnia in alcuni punti, e scendi di nuovo al tuo hotel.
Ci sono percorsi di diversa lunghezza e difficoltà, noi abbiamo scelto il Sendero de la costa ovvero costeggiare le acque del Canale Beagle, circa 8 km. Si possono raggiungere la Laguna verde y la Laguna negra, il Lago Roca o Acigami, il Porto di Ensenada, vari campeggi e ristoranti, perchè il Parco è attraversato dalla Ruta 3, che qui termina, quindi si può circolare con auto privata.
The population
figures are telling: of the three thousand Yámana in 1880, only a thousand were
left ten years later, and by 1910 no more than a hundred.
To visit the Park,
starting out from Ushuaia, you take public transportation from your hotel right
to the park entrance, where you buy an admission ticket, then they let you off
where you can begin your walking tour; and for the return trip you can catch
one of the same company’s buses at various stops, and you get off back at your
hotel.
There are walking trails of varying length and
difficulty; we chose to take the Sendero de la Costa, that is, to skirt the waters of the Beagle
Channel, about 8 km. You can get to the Laguna verde y la
Laguna negra, Lago Roca (or Acigami),
Ensenada Bay, various campgrounds and restaurants, because Route 3
runs through the Park and ends here, and so you can get around in a private
car.
A metà del percorso ci ha raggiunto questa graziosa "viaggiatrice" svizzera-brasiliana, della quale non ricordiamo il nome e con la quale abbiamo poi condiviso cammino e conversazione.
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