Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











giovedì 28 febbraio 2013

CAFAYATE, UNA TERRA D'ARENA, PIENA DI VIGNE // A SANDY LAND FULL OF VINES

Thursday 28 February 2013



"Il mondo è un libro 
e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina". 
(Sant'Agostino)
“The world is a book, and those who do not travel read only a page of it.” (St. Augustine)








Se arrivi a Cafayate da Salta, viaggi almeno quattro ore in bus, e attraversi prima una zona molto verde, con campi di mais e di tabacco, vacche e cavalli al pascolo, qualche grande Estancia e piccoli paesi con case storiche in adobe (mattoni in terra cotta al sole). 
Poi il paesaggio si fa più selvaggio, alberi e arbusti, qualche casetta che sembra per nani, tanto è piccola, in adobe o in muratura, pochi animali e qualche piccolo campo per coltivare qualcosa d'uso personale. 
Tra gli alberi spuntano saguari giganti (Carnegiea Gigantea), genere di piante succulente spinose, qui chiamate cardones, tipiche dei deserti messicani (California). 



Veduta serale su Cafayate, dalla terrazza dell'Hostal Balcon .



Sempre hai un fiume a lato della strada, a tratti pare abbia un letto, a tratti due o tre. Quest'acqua scura, color malta o rossiccia, giustifica il nome Rio Colorado. Le montagne che accompagnano il viaggiatore e a volte incombono minacciose sull'unica strada percorribile, sono enormi masse con striature stratificate, quasi si stessero formando sotto gli occhi.

It will take you at least four hours by bus to get to Cafayate from Salta. First the road takes you over lush green land, past fields of corn and tobacco, pastures with horses and cows, a few large ranches, and small towns with historic houses made of adobe (sun-baked earthen bricks).  Further down the 

road the countryside has a more primitive look: trees and bushes, a few houses that look like they were made for dwarfs, so small are they, built of adobe or brick, a few domestic animals and some small fields where crops are raised for household use. Among the tress are some giant saguaros (Carnegiea gigantea), a kind of cactus known here as cardones, typical of the Mexican and California desert.  You always have a river alongside you on the road; sometimes it seems to have one bed, sometimes two or three.  The murky water, mortar-colored or reddish brown, explains its name, Rio Colorado. The mountains that keep pace with the traveler – sometimes looming threateningly over the only passable road – are enormous masses with flat layers and look almost as though they were being formed before your eyes.

Sono di una materia che sembra ancora essere in movimento, che piega in varie direzioni. Qualcosa che finisce col dare vita a un orizzonte creato dal vento e dalle intemperie in milioni di anni. 
La strada, costeggiando il Rio, guadagna faticosamente la sua esistenza. In un punto è sprofondata per un lungo tratto, letteralmente mangiata dalla corrente impetuosa del fiume, che forma varie anse, dove la corrosione è maggiore, e un percorso alternativo provvisorio (desvio) in terra battuta ha sostituito l'asfalto. Pullman e camion, per fortuna assai pochi, sfiorano i bordi del tracciato percorribile. 

The stuff they are made of seems still to be in motion, creasing in different directions.  It is something that in the end gives rise to a horizon created by millions 


Patio dell'Hostal Chichi, dove abbiamo alloggiato una  notte.
, dove si siof years of wind and weather. The road alongside the Rio is hard put to endure.  At one point a long stretch of it has crumbled, literally eaten away by the rushing current of the river, which has formed many meanders where there is the most corrosion, and a tentative alternate branch (desvio) where the asphalt has given way to beaten earth. Trucks and buses, fortunately only a few, dot the edges of the roadway.

In più punti c'è gente al lavoro, per rimediare ai danni provocati dalle recenti piene e mantenere il tragitto 

Mural
percorribile. Impresa che pare sproporzionata o non affrontata con sufficienti mezzi. In molti punti ci sono torrentelli, che durante le piene ingrossano e diventano impetuosi, i quali, non avendo una canalizzazione, seguono liberamente il loro (per)corso, secondo la conformazione del terreno,  e intanto 

Altri murales 
corrodono; così, come norma, non è la strada che scavalca il fiume, con un ponte inesistente, ma è il fiume che attraversa la strada. Quanto potrà resistere il manto stradale? Solo gli argentini lo sanno.

Here and there people are at work, repairing the damage caused by the recent flooding and keeping the road open – a task that seems disproportionate, undertaken with insufficient resources.  At many spots there are little brooks that grew larger and swift-flowing during the flood; and having no channel, they freely made their own way among the features of the terrain, wearing away the asphalt all the while, so that as a rule it is not the road that crosses over the river, as on some non-existent bridge, but the river that runs over the road.  How long can the pavement withstand this?  Only the Argentineans know that. 



Un angolo della terrazza dell' Hostal Balcon.
Ai lati della strada lo spettacolo si fa rosso intenso, sensazionale, siamo alla Quebrada, prossimi anche ad un deserto che non si scorge dalla strada, ma è testimonianza dell'esistenza del mare milioni di anni fa.

L'autoironia non manca.
Quando lo scenario delle montagne, in direzione delle Ande, diventa grandissimo, siamo a 1.700 metri d'altezza, all'ingresso della cittadina di Cafayate, luogo che gode di un clima secco, senza mai pioggia o quasi, battuto da venti che sollevano ondate d'arena; eppure ha tanti alberi, la Plaza 9 de Julio con qualche portico,  molte piante verdi o fiorite, tanti caffè, ristoranti, hotel, banche, negozi d'artigianato, e una Chiesa molto ben conservata.
Altro angolo della terrazza.
At either side of the road the soil is an intense, sensational red; we are at the Quebrada, and also near a desert that cannot be seen from the road but which gives testimony to the presence of the sea there millions of years ago. 
When the landscape of the mountains in the direction of the Andes looms large, we are 1700 meters above sea level, at the entrance to the city of Cafayate, a place that enjoys a dry climate, where it never or almost never rains, its sandy soil blustered into dunes by the winds.  Even so, there are lots of trees, greenery and flowering plants, many cafes, restaurants, hotels, banks, shops offering handicrafts, and a very well preserved church.
Tutto questo non lo si può nemmeno lontanamente intuire all'arrivo del bus, in un minuscolo Terminal, che in realtà è più un campetto polveroso, con niente d'altro, che l'approdo ad un paese di villeggiatura. Un posto che ti fa pensare che devi subito comperare un biglietto di ritorno a Salta.
La nostra linda habitacion, nell'Hostal Balcon.
Qui molti argentini arrivano a consumare le loro vacanze, a bere l'ottimo vino che si coltiva anche più su a 3.500 metri, a divorare capretti, pecore, carne di ogni tipo. E i turisti di tutto il mondo si associano, noi no.


You could not possibly divine any of this when your bus first pulls in, at a tiny terminal that really is more a small dusty field than an entryway to a vacation resort. It’s a place that urges you to lose no time at all in getting a ticket back to Salta.
I quattro simboli della cosmogonia indigena 

This is where many Argentineans come to spend their vacations, to drink the best wine produced at an altitude above 3500 meters, to feast on young goats, lambs, and every kind of meat. And tourists from all over the world do the same – but we do not.
L'ex Mercato Municipale, ora sede di ristorantini e negozi.
















Ristorante sulla Piazza.
Altro ristorante sulla Piazza.
Simpatici cicloturisti francesi.
Sotto al portico del ristorante.
Mercato dell'Artigianato,  di fronte alla Piazza.



























Cappello da gaucho in pelle con ricami.





Colori dell'abbigliamento femminile.

Vino patero, pigiato con i piedi. Da patas, piedi. 






















































Altre mercanzie, di produzione artigianale.










































































Antica bottega magazzino, di tutto un po'.


















Manifesto di un avvenimento canoro annuale.










































































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