Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











venerdì 11 gennaio 2013

OSORNO, UN VULCANO ( 2652 m.) ALLE CUI FALDE SI ARRIVA IN AUTO

Friday 11 January 2013




"Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma". 
(Bruce Chatwin)
"Travel does not merely broaden the mind, it makes the mind 






Da Puerto Varas a Ensenada si costeggia, per più di un'ora, lo stesso Lago Llanquihue, che sembra un mare. E' infatti fra i più grandi del Sud America. Da un lato la spiaggia, con accesso attraverso prati, ville, piccole strutture turistiche, campeggi che paiono finemente ricamati su verdi prati rasati, macchie alberate, boschi. Dall'altro lato della strada piccoli campi coltivati, vacche al pascolo, cavalli e pecore, grandi case di legno (antiche quanto la colonizzazione tedesca), piccole chiese in legno colorate, luterane o cattoliche, con annesso cimitero. 


Un paesaggio che sembra il risultato di una costruzione infantile in legno, ma che in realtà è il prodotto del lavoro di chi ha abitato questa meravigliosa costa lacustre, e di chi, venendo più recentemente, ha sfruttato e sfrutterà queste bellezze. Le ville e i villaggi, recintati e protetti da steccati e cancelli, ricordano quelle di tutti i luoghi in cui chi possiede non poco denaro, tutela la propria privacy, e impedisce al prossimo l'accesso all'acqua.
Quando, dopo varie pasarelas verdi che scavalcano il nastro d'asfalto, l'autista del "micro" ci lascia ai bordi dell'unica strada, nei pressi del grande ristorante "Il Salmone" (uno dei due a "tenedor libre" - a forchetta libera - ovvero a buffet) scopriamo di essere arrivati nel centro di Ensenada. Vale a dire pochissime case.
Anche qui fiori coloratissimi e coltivati con cura, una spiaggia lunga, stretta e con l'arena scura, e il vulcano che incombe sul lago.
Tutto è talmente verde, prezioso e magico da sembrarci, ancora una volta, irreale. Ma quanto è bello il Sud del Cile? Alla bellezza della natura pare non esserci limite.
Poi proseguiamo in autostop, fino alle falde dell'Osorno, grazie a due passaggi di cileni in vacanza. La strada che sale al vulcano è una serpentina di curve, fra boschi altissimi, con piante ad alto fusto, le cui cime si sfiorano. Siamo nel Parco Vicente Perez Rosales. In lontanza catene di montagne, cime innevate, e lo specchio grandissimo del lago. Sempre più su, la terra diventa nera, la vegetazione cessa. E' pura lava. A 1200 metri d'altezza, arriviamo al campo base dell'Osorno. Cosa si può fare sull'Osorno ?   
La risposta si trova nell'ultima immagine del post.

***
Traveling from Puerto Varas to Ensenada means following the coastline of Lake Llanquihue for more than an hour. It is one of the largest lakes of South America, so large that it looks more like a sea than a lake. On one side there is the beach, with access through meadows, villas, little touristy structures, campsites that seem finely embroidered against the background of impeccably manicured lawns, patches of trees, woods. On the other side there are little cultivated fields, grazing cows, horses and sheep; large wooden houses as old as the German colonies, little colorful wooden churches, either Lutheran or Catholic, with their cemeteries.





























The landscape resembles a child’s wooden design, but in reality is the product of the collective workmanship of those who have inhabited the marvelous coastline and of more recent arrivals who have and will continue to take advantage of these breathtakingly beautiful resources. The villas and villages, fenced in and protected as they are, call to mind the stereotype of wealthy folks who jealously guard their privacy and deny their neighbors access to goods such as water.




When the driver of the “micro” drops us off at the side of the only road, near a large restaurant named "Il Salmone" (one of two which follow the style of "tenedor libre" – ‘free fork,’ that is to say, buffet) we discover that we have arrived in the center of Ensenada, which is made up of a handful of homes.





Here too we find beautifully colorful flowers grown with great care, a long and narrow beach with dark sand, and the volcano which looms over the lake.
Everything is so very green, precious and magical that it seems surreal, once again. How beautiful is southern Chile! We realize that there is no limit to the beauty of nature.






























We continue our trip by hitchhiking up to the very brim of Osorno, thanks to two rides from Chileans on vacation. The road that climbs towards the volcano is full of sharp zig-zags through woods with very tall trees whose tops touch each other. We are in the Vicente Perez Rosales Park. In the distance we see mountain chains, snow-covered peaks, and the mirror-like surface of the lake. Higher up, the earth becomes black and vegetation ceases. It is pure lava. At 1200 meters above sea level, we arrive at Osorno’s home base. What can you do on the rim of the Osorno? Find the answer in the last image of this post.



























Il Ristorante "Il Salmone" dove si può mangiare a tenedor libre, ovvero senza limite.















































Una delle tante sculture in legno che arredano il ristorante.




























































































































































































































































































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