"Chi il mondo non vede, qual sia non crede".
(Proverbio italiano)
*** Post dedicato a Leo, musico e naturalista
Puñhuil si raggiunge in auto o in van (con tour) seguendo la Costanera di Ancud e salendo su e giù per campi per un'ora e mezza, circa, e incontrando lagune, bracci di mare dove vengono "seminati" i molluschi, poi piccole e grandi spiagge. Il "campo" (campagna) non è stato abbandonato, anche se ai giovani, dice la nostra guida, non piace vivere sulla terra, con vacche e cavalli, non avere la discoteca, ec. Eppure la scuola è garantita, ai bambini è fornito un pulmino per raggiungerla, il servizio sanitario è assicurato da medici itineranti, anche se in tutta Chiloé mancano specialisti. Qualche casa ha l'antenna satellitare o TV, non credo ci sia WIFI, come in Ancud. Insomma, certamente si vive meglio sulla terra ora che cento anni fa, ma gli orizzonti della gente di Chiloé, e del resto del Chile, come in tutto il mondo sono cambiati.
Dopo molte svolte e arrampicamenti (tutto questo percorso sta per essere asfaltato) si arriva alla Playa Puñhuil, rifugio (ma ancora per poco) di una manciata di pescatori, di qualche turista, di un giovane di Stoccolma che, arrivato qui in barca, si è poi fermato a lavorare con barcaioli e agenzie.
Puñhuil è un luogo dove i turisti pensano di essere pinguini, e i pinguini li osservano dall'alto, e se ne infischiano bellamente.
Oggi non è piu' possibile sbarcare sugli isolotti e disturbarli, grazie all'intelligenza di un signore tedesco che ha convinto tutti.
Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, le famiglie di pinguini si ritrovano al sole, dopo una mattinata di grandi lavori.
I motori delle barche diminuiscono i loro giri quando si avvicinano agli isolotti sull'Oceano Pacifico dove questi "uccelli bianchi e neri, di grande eleganza" vivono, e nessun turista mette piede a terra.
Le barche che fanno la spola fra la spiaggia di Puñhuil e gli isolotti sono tante, e sarebbe facilissimo turbare la loro vita come quella degli altri esseri con i quali convivono: gabbiani, grasse anatre di mare, cormorani e qualche leone marino, solo per citarne alcuni.
In conclusione: non si posso salvare capre e cavoli. Bisogna difendere la bellissima natura marina.
Chissà se Ancud ci riuscirà. C'è qualche sbancamento di montagne a ridosso della spiaggia (per costruire CABANAS) che già è uno sfregio evidente.
E se i pinguini, per protesta se ne andassero senza fare ritorno ???
***
You can reach Puñhuil either by
car or by van tours by following the Costanera of Ancud and going up and down
along fields for about an hour and a half, running into lagoons, mollusk farms,
beaches big and small. The campo
(countryside) hasn’t been forsaken, even though, as our guide tells us, young
people do not like living on the land, cohabiting with cattle and horses and
not having access to night clubs, etc. Yet there is a guaranteed public school
system, complete with school bus, medical services provided by traveling
doctors, though there is a lack of specialists in all of Chiloé. Some
houses have satellite antennas or other TV service; I don’t think there is any Wi-fi,
like in Ancud. Anyway, the land is certainly much easier to live on than it was
a hundred years ago, but the perspectives of the people of Chiloé, and of Chile
as a whole, has changed, just like in the rest of the world.
After many twists and turns
along our climbs along a road that has yet to be paved, we arrive at the Playa Puñhuil, paradise, but not for very much longer, for
a handful of fishermen, a few tourists, and even a young man from Stockholm who
arrived by boat and stopped here to work with the boatmen and local agencies.
Puñhuil is a place
where tourists fancy themselves to be penguins, and penguins look down on them
without giving a hoot.
Thanks
to a wise German man, it is no longer possible to disembark on the little
islands and disturb them.
Every
day in the late afternoon, penguin families gather in the sun after a long
day’s work.
The motors of the boats
slow down when they draw near the little islands of the Pacific Ocean where
these “black and white birds of extraordinary elegance” reside, and no tourist
sets foot on the shore.
I pescatori insaccano le alghe che saranno vendute al Giappone per farne cosmetici |
Le alghe per la cosmesi, vengono prima stese al sole ad asciugare |
I "raccoglitori di alghe" vengono portati al largo da queste barche; si tuffano nel fondo dell'Oceano Pacifico, dotati solo di muta e del tubo giallo che si vede. |
I turisti, invece, vengono portati al largo così ... |
Finalmente le "famiglie pinguine" ognuna sul suo isolotto, a godersi il sole |
I pinguini nella loro "pinguinera" |
e i leoni marini (lobos) nella loro "lobera" |
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