Saturday 26 January 2013
"Le persone non fanno i viaggi,
sono i viaggi che fanno le persone".
(John Steinbeck)
Il monumento naturale "Cueva del Milodon" (Caverna del milodonte) si trova nella Provincia di Ultima Esperanza, 25 km a nord di Puerto Natales. Nel 1968 fu dichiarato Monumento Storico, con un decreto del Ministero dell'Educazione mentre, nel 1993, acquisì lo status di Monumento Naturale ed entrò a far parte del Sistema delle Aree Silvestri Protette. Copre una superficie di 189,5 ettari.
Nel 1895 lo scienziato Otto Nordenskjold per primo vi scoprì un pezzo di pelle di un animale estinto, il Milodòn (Milodòn darwini).
(versione del pieghevole CONAF).
Il Milodon era un erbivoro di grandi dimensioni che si muoveva a quattro zampe, o sulle le zampe posteriori, appoggiandosi alla sua grande coda.
Aveva unghie molto forti che gli permettevano di scavare la terra, in cerca di radici, che formavano parte della sua alimentazione.
Aveva unghie molto forti che gli permettevano di scavare la terra, in cerca di radici, che formavano parte della sua alimentazione.
L'ipotesi principale della sua estinzione si basa sulla carenza di oligo elementi nell'alimentazione degli erbivori, verso la fine del Pleistocene (8.000 -10.000 anni fa).
Quest'area ha un grande valore archeologico, anche perché fu abitata dai primi uomini della Patagonia: cacciatori terrestri che appartenevano alla cultura Paleoindiana (12.000 - 9.000 anni fa). Nella stessa area e nelle diverse caverne sono stati identificati resti di altri animali erbivori estinti, fra cui il cavallo nano, camelidi, cervidi, grandi e piccoli roditori. Si sono trovate anche tracce di animali carnivori come la pantera, la tigre dai denti a sciabola, l'orso delle caverne e grandi volpi.
Monumento al Milodon, sulla Costanera di Puerto Natales. |
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The natural monument of "Cueva del
Milodon" is located in the province of Last Hope, 25 kilometers north of Puerto
Natales.
In 1968 it was declared a
Historical Monument by decree of the Ministry of Education, and in 1993 it
acquired the status of Natural Monument and became part of the system of
officially protected wild lands. It spans 189.5 hectares.
In 1895, the scientist Otto
Nordenskjold was the first to discover there a skin from an extinct species,
the milodòn (Milodòn darwini). According to the CONAF brochure, the milodòn was an enormous herbivorous
quadruped which moved around on all fours or on its hind legs, leaning on its
massive tail.
It had very strong claws which allowed it to dig in the earth in
search of roots, which were an important part of its diet. It is hypothesized
that it became extinct around the end of Pleistocene Age, 8,000-10,000 years
ago, due to a lack of nutrients essential for the health of herbivores.
Another factor which adds to the
great archaeological value of the area is that it was some to the earliest
human dwellers of Patagonia, hunters belonging to the paleo-Indian culture
12,000-9,000 years ago.
In the same area and in the
different caves the remains of many species of extinct herbivores have been
identified, as well as traces of carnivorous animals such as panthers, saber
tooth tigers, cave-dwelling bears and great foxes.
La Silla del Diablo (sedia del diavolo), fotografata dal bus, sulla strada che conduce alla Cueva. |
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