Capitolo III: abbiamo percorso, complessivamente, circa 500 Km, in
quattro giorni e, negli ultimi due, abbiamo visitato: San Ignacio de
Velasco, Santa Ana de Velasco, San
Rafael de Velasco, San Miguel de Velasco; fino a raggiungere, verso sera, San
José de Chiquitos, ultima delle Missioni del circuito, prima di far ritorno a
Santa Cruz de la Sierra, nostro "campo base".
LA GRAN CHIQUITANIA
Circa il 56 % del Dipartimento di Santa Cruz, nell'area medio orientale della Bolivia, costituisce la Chiquitania, da chiquitos, nome che i Conquistatori spagnoli attribuirono alle genti che la popolavano, per via della loro bassa statura.
Qui si conservano sei Missioni gesuitiche, dichiarate dall'Unesco nel 1990, Patrimonio Culturale dell'Umanità. Nella seconda metà del secolo XVII alcuni missionari spagnoli che avevano aderito all'Ordine di S. Ignacio di Loyola, crearono in Bolivia la missione di Moxos (1682-1767) e, successivamente, Chiquitos (1691-1767). La pratica missionaria o di riduzione, al fine di evangelizzare e civilizzare, favorì un sincretismo che trovò nella musica la principale espressione.
La Missione di San Ignacio de Velasco. |
Qui si conservano sei Missioni gesuitiche, dichiarate dall'Unesco nel 1990, Patrimonio Culturale dell'Umanità. Nella seconda metà del secolo XVII alcuni missionari spagnoli che avevano aderito all'Ordine di S. Ignacio di Loyola, crearono in Bolivia la missione di Moxos (1682-1767) e, successivamente, Chiquitos (1691-1767). La pratica missionaria o di riduzione, al fine di evangelizzare e civilizzare, favorì un sincretismo che trovò nella musica la principale espressione.
In occasione dei restauri di alcune missioni in Chiquitania, realizzati negli anni settanta del novecento principalmente dal gesuita e architetto svizzero Hans Roth, furono ritrovati spartiti originali, opera di gesuiti e indios.
Grazie al riemergere dalla storia di 5.500 fogli dell'archivio musicale
dei Chiquitos, a cui si sommano i
7.000 Moxos, e al fondamentale impulso dato come architetto e uomo di cultura
da Hans Roth, è nato in Bolivia il Festival Internazionale di Musica Barocca
Missioni dei Chiquitos, che si tiene ogni due anni a Santa Cruz.
Un architetto e storico argentino ha dedicato alla presenza dei Gesuiti
in America Latina molti studi e ricerche, comprese le Missioni boliviane, e a
chi, come lo svizzero Hans Roth (ma non fu il solo) le ha restaurate.
www.carlospage.com.ar/wp-content/2008/06/chiquitos-1y2.pdf
E' domenica, un gruppo di Chiquitos entra (dondolando) in Chiesa per la Messa.
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LA MISSIONE DI SANTA ANA DE VELASCO, fu
una delle ultime ad
essere fondata nel 1755 ad opera di Julian Knogler. Il tempio fu costruito
dagli indios nel 1775 dopo
l'espulsione dei Gesuiti (1767), utilizzando materiale della zona, mescolando
stile barocco con gusto locale.
Qui si conserva un organo a canne (1760), ancora oggi utilizzato. A Hans Roth, come ci ha raccontato il
signore che lo sta suonando, furono mostrati numerosissimi spartiti,
conservati in una cassa di legno,
vicino allo strumento. Tutti i fogli furono successivamente trasferiti
nell'archivio di Concepcion, e andarono a costituire il patrimonio musicale dei
Chiquitos.
LA MISSIONE DI SAN RAFAEL DE VELASCO.
LA MISSIONE DI SAN RAFAEL DE VELASCO.
Fu costruita nel 1747 dal gesuita Martin Schmidt. Il tetto è stato restaurato utilizzando legno e canna, come originariamente era stato costruito. . |
SAN MIGUEL DE VELASCO
L'ultima missiome che abbiamo visitato, prima di riprendere la strada per Santa Cruz, è stata San José de Chiquitos, complesso la cui edificazione è iniziata nel 1697 con la Chiesa, la più antica nelle terre basse della Bolivia, alla quale fra il 1747 e il 1754 si aggiunsero gli altri elementi. A partire da sinistra: la Capilla Miserere, il Battistero, il Chiostro porticato, il Collegio, con sei grandi sale. Dopo il 1808, San José fu nominata capitale di Chiquitos.
Il Collegio (1754) |
Il Complesso fu interamente restaurato, fra il 2006 e il 2009; è compreso fra le Missioni della Chiquitania, dichiarate dall'Unesco Patrimonio Culturale dell'Umanità.
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