Partiamo alle 8,40 ca. da Copacabana, Lago Titicaca, versante boliviano.
Francamente, abbiamo esaurito le pile, nel senso che abbiamo riempito "el tanque", il serbatoio Bolivia. Qui, in generale, non c'è molta professionalità nel turismo.
Da qualche ora ha smesso di piovere. Al cosiddetto "terminal" dei bus c'è una giovane donna, con due zaini, un piede fasciato e due stampelle, che mostra tutta la sua insofferenza nei confronti della compagnia "Titicaca Tourist Transportation" , che le ha venduto un biglietto che non la porterà a Arequipa senza scalo, come da accordo, ma solo fino a Puno. Giura che ... "mai più Bolivia".
Nelle condizioni precarie in cui si trova, scendere a Puno e procurarsi un altro biglietto per Arequipa è particolarmente difficoltoso. Accusa l'Agenzia dove ha acquistato il biglietto (che non è Titicaca T.T.) di averla "venduta" a T.T.T. A noi è successa una cosa simile, quando abbiamo acquistato il tour per visitare il Salar di Uyuni, in Bolivia, quindi, siamo particolarmente comprensivi nei suoi confronti.
La giovane donna è francese, parla perfettamente tedesco e inglese, non molto castigliano, e viaggia da sola in un paese dove le donne sono attivissime, gestiscono commerci di tutti i tipi, ma ancora "sottoposte" al potere degli uomini; quindi le sue proteste verbali lasciano completamente indifferenti le signore che lavorano per l'Agenzia T.T.T.
Cerchiamo di prendere le sue difese, quando a bordo del bus compare un tizio, boliviano, con coda di cavallo, giacca di pelle, atteggiamento strafottente che spiega a tutti le procedure da seguire, non appena avremo raggiunto la Dogana boliviana e poi peruviana. Per fortuna anche un giovane boliviano, che viaggia con la moglie verso il confine, interviene per spiegare all'uomo con la coda che è suo dovere aiutare la ragazza francese, nel senso di svolgere le pratiche doganali per lei, dato che non può scendere dal bus e percorrere i 300 metri fra un confine e l'altro.
L'amica francese si sente appoggiata e difesa, cosa che non le è mai successa in Bolivia, paese che descriverà in Facebook come luogo da non visitare, dove nessuno ti aiuta se hai bisogno.
Siamo sul confine Bolivia - Perù |
Risolviamo tutte le pratiche doganali a Desaguadero (qui è bene fare attenzione, perché si pratica il contrabbando), poi ripartiamo velocemente in direzione Puno, sulla sponda peruviana del Lago Titicaca, dove ci dovrebbe attendere il proprietario dell' Hotel Kuntur Inn, sulla base dell'appuntamento preso per telefono a Copacabana.
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