Arriviamo nel "cuore storico" della Bolivia in aereo verso sera, il 6 agosto 2014, giorno nel quale la Festa nazionale si è celebrata proprio qui, a Sucre, la "Città Bianca", detta anche Chuquisaca, La Plata e Charcas. Nominata dall'Unesco "Patrimonio Culturale dell'Umanità" è la città più bella della Bolivia, a 2790 metri sul livello del mare. Ha un clima mite, una vita culturale vivace; è sede della Biblioteca Nazionale, ha belle chiese e musei, e una ricca produzione di cioccolato
Sucre, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, come ricorda questo testo in ceramica, al centro del Giardino, in Piazza 25 Maggio.
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La grande tribuna delle autorità
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Casa de la Libertad
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Salone dell'Indipendenza dove si svolse la prima votazione dei parlamentari boliviani. La carta della dichiarazione dell'indipendenzaè esposta sul piedistallo in granito, al centro.
Dai pulpiti lignei gli universitari declamavano la loro
tesi di laurea.
Le portantine si usavano per feretri di uomini illustri.
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Un "occhio" in alabastro, nella cantoria.
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Soffitto artesonado (in legno intarsiato).
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Storia dell'edificio della Cattedrale
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Particolare della volta centrale della Cattedrale, sopra l'altare. Nel Museo si trova la Cappella della Vergine di Guadalupe.
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Il campanile della Cattedrale, simbolo di Sucre
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Sede dell'Università Andina Simon Bolivar
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