Mappa del percorso compiuto in quattro giorni-tre notti (con soste a Concepcion, San Ignacio, San José): partenza da Santa Cruz, arrivo a San José de Chiquitos il terzo giorno e ritorno a Santa Cruz il quarto.
Capitolo 1° : San Xavier (o Javier) e Concepcion
Viaggiamo da Santa Cruz a San Xavier, missione dalla quale partì "la conquista" dei Chiquitos (così detti per la loro bassa statura), attraverso la musica. La cittadina fu fondata dai Gesuiti nel 1691, nel territorio dove vivevano gruppi di famiglie linguistiche diverse, accomunate da una stessa visione cosmica, fondata sulle stesse credenze, tradizioni e pratiche culturali.
Qui sorse la prima scuola musicale, fra il 1749 e il 1752, per iniziativa del padre Martin Schmid, a cui si deve il disegno e la costruzione della Chiesa. I missionari rimasero a San Javier per 76 anni, fino a che non furono espulsi da tutte le Americhe, per decisione di Carlo III, re di Spagna.
Dal 1767 al 1930 la Missione rimane a carico del Clero di Santa
Cruz. Dopo i Chiquitos, primi "popoli amazzonici" evangelizzati dai Gesuiti, fu la volta dei Guarayos. Dal 1930 i francescani di Baviera si faranno carico di un ampio lavoro sociale e di evangelizzazione nella Chiquitania. Gli stessi avvieranno il restauro della Chiesa nel 1987, affidato all'architetto svizzero e padre gesuita Hans Roth, all'opera di specialisti in carpenteria di Concepcion, e alla manodopera di San Javier. Al
compimento dei trecento anni della Missione, il 3 dicembre 1991 il Tempio fu riaperto e benedetto. La Missione di San Xavier è ancora oggi un gioiello che incanta. Come le altre che visiteremo, nel 1990 è stata nominata dall'Unesco, Patrimonio Culturale dell'Umanità.
Entrata del museo dove si compra il biglietto per visitare il Convento e la Chiesa. |
Si continuano a produrre strumenti, come questo tamburo, grazie
all'insegnamento dei più anziani della Comunità.
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Viaggiamo verso la Missione di Concepcion e la strada è di nuovo, a tratti, solo in terra battuta. |
Arriviamo a Concepcion prima del tramonto . |
Ci ospitiamo all'Hotel La Casona |
Comedor (sala da pranzo) dell'Hotel La Casona. |
Le colonne rotonde della torre campanaria, come quelle della chiesa, dei porticati e del chiostro, sono ricavate da un unico tronco d'albero scolpito, del peso di qualche tonnellata. |
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