Con un tour organizzato,
lasciamo Plaza San Francisco (La Paz) per raggiungere El Alto, diretti a
Tiahuanaco (3840 metri, circa), circa 70 km dalla capitale, e 14 dal Lago
Titicaca, "cuna de la humanidad", (culla dell'umanità), come sostenne
il viennese Arthur Posnansky dopo averlo scoperto.
Questo pueblo fu scelto dal capitano
Alonso de Mendoza per
fondarvi La Paz (1548)
Tiahuanaco (Tiwanaku), fu un grande centro cerimoniale, eretto attorno al 700 d.C. sulla sponda meridionale del Lago Titicaca. Rappresenta la più estesa opera architettonica megalitica preincaica dell'America meridionale.
Per visitare l'area si
acquista un biglietto in loco e si accede al Museo, dove è vietato scattare
immagini dei reperti esposti (ma in rete ne esistono in vendita);
successivamente si passa all'area archeologica, e agli scavi di Puma Punku,
oltre la ferrovia.
Lo sviluppo della civiltà di Tiahuanaco è datato e descritto in modi diversi, noi lo "riassumiamo" in cinque differenti periodi, sulla base delle caratteristiche dei reperti rinvenuti, soprattutto frammenti di ceramica, oggi esposti nel Museo.
L'edificio del Museo Litico
contiene reperti molto conosciuti, come la stele Bennett (dal nome
dell'archeologo statunitense Wendell C. Bennett che la scoprì nel 1932); alta 7.30 m., pesa 20 tonnellate. Una sala con sculture
chachapumas (uomini puma); la stele Kochamama (la divinità del Lago), e molti
altri pezzi, lavorati in pietre diverse.
La stele di Bennett o Pachamama
(Madre Terra per gli indios Aymaras e Quechuas bolivianos) fino al 2002 fu
esposta all'ingresso dello Stadio di La Paz, poi dopo 96 anni tornò con un
trasporto speciale a Tiwanaku.
Secondo
l'ingegnere, architetto, archeologo, ecc. viennese Arturo Posnansky, che,
terminata l'Accademia Militare, sotto l'Impero Austroungarico, emigro' in
Bolivia, la Pachamama era la terra, Paximama la luna e Kochamama il lago.
La Puerta de la estrella, in un
unico pezzo (monolito),
collocata
all'ingresso del percorso museale
Il Tiahuanaco I comprende dalle origini al V secolo a.C.; è identificato dalla ceramica policroma rinvenuta e dalle figure in argilla dipinta. Il Tiahuanaco II arriva fino all'età cristiana, si caratterizza per vasi con manici orizzontali. A seguire, la III fase, che vide la produzione di ceramiche a disegno geometrico, e a tre colori.
Le altre due: classica e dell'espansione/declino sono rappresentate dalle grandi strutture di pietra, ancora presenti nel sito.
Per anni la cura di questo patrimonio, non è stata sufficiente.
Reperti sono nei Musei di tutto il mondo; altri nell' Archeologico di La Paz e in quello di Cochabamba; mentre l'oro fu incamerato da gli spagnoli.
Recentemente il giovane boliviano Ludwing Cayo è stato nominato Direttore del CIAAAT (Centro d'investigazione archeologica, antropologica e Centro Amministrativo di Tiwanaku); si è proposto di realizzare interventi di conservazione e tutela, riproduzione in 3D di alcuni manufatti, oltre a un Catalogo generale dell'area.
Tiwanaku è stato dichiarato dall'Unesco nel 2000 Patrimonio Culturale dell'Umanità, per il suo grande valore.
Piramide Akapana, composta
da sette piattaforme sovrapposte.
Misura 203 m. (lunghezza)
per 192 m., alta circa 16 metri. L'accesso, a ovest, era adornato con sculturas
de chachapumas in basalto (uomini puma).
Si è avanzata l'ipotesi che in cima alla piramide fosse stata scavata una piscina, a forma di croce andina, per le osservazioni astronomiche, distrutta in epoca coloniale.
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El monolito Ponce
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A nord di Akapana fu creato il
tempio Kalasasaya, sopra una piattaforma rituale che misura 130 x 120 m. circa,
alta 3 (parzialmente ricostruita), le cui pareti sono blocchi di arenaria rossa
e andesite, perfettamente incastrati. Il recinto cerimoniale è orientato
astronomicamente per coincidere con i solstizi, e al suo interno si incontrano: El monolito Ponce, El Fraile (che rappresetano figure sacerdotali), e la famosa puerta del Sol.
astronomicamente per coincidere con i solstizi, e al suo interno si incontrano: El monolito Ponce, El Fraile (che rappresetano figure sacerdotali), e la famosa puerta del Sol.
El Fraile |
El Fraile, particolare; notare la posizione delle dita della mano destra |
La Puerta del Sol, in un
solo blocco di roccia vulcanica,
con bassorilievi.
Ogni anno il 21 giugno
(giorno del solstizio d'inverno nell'emisfero australe) si celebra il Capodanno
Aymara, fra distillato d'uva, costumi coloratissimi, balli fino all'alba, e
foglie di coca.
Sul lato opposto la Puerta del Sol presenta queste nicchie che potevano servire per depositare offerte; altri pensano che questa pietra servisse come calendario.
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Potrebbe essere un extraterrestre? |
Tiwanaku paese, visto dall'area archeologica |
La Chiesa (1580-1612), monumento nazionale dal 1945.
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L'altipiano Aymara: case in adobe, campi e bestiame. |
Puma Punku: enormi
blocchi (il più grande pesa 132 tonnellate) finemente tagliati, in arenaria
rossa (facile da lavorare) e andesite, relativamente morbida. Per sfatare le
"bufale" che circolano in rete, consigliamo la consultazione di
questo sito (www.misterorisolto.wordpress.com)
Croce andina o chakana |
Una Puerta del Sol, ricomposta a terra. |
Sotto questo cielo, dove le nubi si addensano sulla maestosa montagna, salutiamo l'Altipiano e facciamo ritorno a La Paz.
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