Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











lunedì 22 agosto 2011

VENDITORI DI STRADA


L'immagine della donna-chitarra, dipinta su una parete del patio del Meson, il minuscolo hotel situato alle spalle del mercato coperto, nel quale ci siamo rifugiati negli ultimi cinque giorni della Feria, in quanto nell'unico hotel nuovo, il Santa Fé, era già stato prenotato tutto da mesi. Non abbiamo potuto appurare se il designer-pubblicitario, che ha creato il logo della Feria, abbia tratto ispirazione da questo dipinto naive, o il contrario.












                                   
Il rebozo, il sistema di trasporto a spalla multiuso, di quasi tutte le donne, delle etnie autoctone del Messico, in questo caso i Puréhpecha: serve per merci e neonati.












































La solitudine della venditrice di finferli (gallinacci)




Il gelataio ambulante




Piccolo ristorante di strada con ... forno a legna: la tortilla è sovrana
































La tortilla in "gestazione"











La tortilla appena nata






Ingegnoso torchietto, di fabbricazione artigianale, visibile sul tavolo, anche nelle foto precedenti, per aiutare la tortilla a nascere.






                                   Tortilla di farina di grano: un'altra storia, ovvero il taco
Si tratta di una specie di piccola piadina, che viene cotta su di una piastra e che poi viene riempita di ritagli di carne e di salse, quindi ripiegata a tortello, oppure arrotolata, per essere consumata senza l'uso di posate.                                                                       
                    
 
                          










Piccolo ristorante (comedor) al banco (a la barra), dentro al Mercato coperto. Nell'immagine, osservando le mani della donna e della bambina in secondo piano, si nota chiaramente come la maggior parte dei messicani sia solita mangiare servendosi dirtettamente delle dita, per portare il cibo alla bocca. Non è dato sapere se le suddette dita siano state prima lavate.  


Il tamal, similpolenta: un impasto di farina di mais, con dentro, a piacere, pezzetti di carne di suino come condimento, insaccato dentro all'involucro della pannocchia e cotto a vapore.
Come nella cultura popolare bolognese, così nella cultura gastronomica messicana, sono fondamentali tre T: Tacos, Tortas, Tamales.




Dolcioni e dolciastri: beato chi li vende!



Giocattoli e artigianato tipico in legno del Michoacan














Una cassetta da frutta, una bandeja con dentro fichi, papaya e altra frutta candita, e il negozo è allestito. Non fatevi igannare dai pantaloni "strappati"; anche se il ragazzo, sicuramente, non appartiene ad una famiglia agiata, i "buchi" sono una moda anche in quel lontano paesone, dove, comunque, molti hanno il palmare.



Altro piccolo venditore di fichi canditi in "almibar"






Le pannocchie di mais (mazorcas) arrostite: le chiamano elotes o atoles de grano.
































Le patate dolci? O altro tubero locale, non ricordiamo.













































Lo zucchero filato (lana de azucar): dietro si nasconde il venditore "riservato"








La concorrenza












































I fiori di zucca: commestibili, molto buoni






Le ricamatrici

































Lo stupendo ricamo del grembiule: lavoro fatto tutto a mano.














1 commento:

  1. Fotografie eccellenti!!!
    ....e mi è venuta voglia di mangiare una patata dolce
    besos

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