Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











giovedì 19 novembre 2015

TAILANDIA: arrivo a Bangkok



Bangkok, mercoledì 18 novembre 2015




























Dopo molte ore di volo, stanchi ma entusiasti, sbarchiamo all'Aeroporto Internazionale Suvarnabhumi di Bangkok.





Lunga coda per le formalità del visto (gratuito), quindi all'uscita ci aspetta un comodo van-taxi, che ci porta al Pas Cher Hotel, (28/5 Charoen Wieng Road Bangrak Bangkok 10500) che avevamo prenotato assieme al taxi, dove ci offrono il tè di benvenuto; una squisitezza.
L'aeroporto Suvarnabhumi è splendidamente adorno di fiori in ogni dove, soprattutto orchidee. 




Angela, la pasionaria della fotocamera, soddisfatta per il tè di benvenuto.
















Ci sistemiamo in questa comoda camera, relativamente economica.






























Hotel alveare, visibile dalla finestra della nostra camera.














































Bangkok (ma l'intera Thailandia e tutta l'Indochina buddista), oltre alle grandi e picole pagode, è disseminata di altarini devozionali, con lumini perennemente accesi e offerte votive, consistenti in bevande e cibi. Ce ne sono alcuni anche appena fuori dal nostro albergo.






































LUFTHANSA: LUFTWAGEN O VOLKSHANSA?







Carissimi amici del blog Scappo in Messico ben ritrovati!   

Siamo ancora noi, Angela e Giorgio, pellegrini nel mondo; noi
stiamo bene e speriamo che anche voi stiate bene, oltre al “nostro” Bel Paese.
Siccome non siamo superstiziosi, siamo partiti ugualmente il giorno diciassette, per un nuovo pellegrinaggio intorno al Mondo, e tutto è andato bene; tanto è vero che il giorno diciotto siamo sbarcati sani e salvi a Bangkok … però … però … però …

Antefatto:

Avevamo prenotato il volo per Bangkok con due compagnie diverse … Fly Emirates e Lufthansa; poi … al momento di comprare il biglietto, vuoi per solidale spirito europeo, vuoi per testare cos’era rimasto, dopo quarant’anni di non sprechen, del nostro un tempo buon tedesco, abbiamo optato per Lufthansa.
Inoltre, una settimana prima della partenza, dietro consiglio dell’agenzia, abbiamo comperato due posti “privilegiati” (25 €uro a testa), per poter avere un poco di comodità in più.
Mossa sbagliata, ovvero compagnia sbagliata.
Alla partenza non ci siamo preoccupati di fare il check in con anticipo, in quanto avevamo già i nostri posti riservati; che in effetti c’erano, ma non corrispondevano a quelli indicati nella piantina in nostro possesso, in quanto il modello d’aereo era un altro (Jumbo 747); i “nostri” posti, con sovrapprezzo, erano gli ultimissimi in coda all’aereo, con gli stessi spazi di tutti gli altri, con l’unico vantaggio che si trovavano ad un metro dai bagni.
Dopo una breve faticosa discussione, un poco in inglese, un poco in tedesco, un poco in … misto (consiglio per chi viaggia: mai discutere in una lingua che non sia la tua!), ci siamo rassegnati a subire il danno e la beffa; infatti la hostess, una specie di kapò, per farci un favore personale, ci ha spostati in un'altra poltrona, ancora più scomoda, in quanto davanti avevamo una parete, che non ci consentiva di stendere le gambe completamente.
Di fronte alle nostre rimostranze e alle nostre carte che parlavano chiaro, nessun membro dell’equipaggio ha accennato a delle scuse e meno che mai ad una restituzione dei denari da noi sborsati.

Per concludere …
Abbiamo giurato e glielo abbiamo detto, nelle tre lingue suddette, oltre che in italiano  che… MAI PIU’ con Lufthansa.
Abbiamo anche loro detto che Lufthansa dovrebbe cambiare nome nel più appropriato LUFTWAGEN o, in alternativa, VOLKSHANSA.

Bisogna pure aggiungere che, nella realtà, noi non abbiamo volato con Lufthansa, ma con una compagnia affiliata (STAR ALLIANZ), che, a nostro avviso, si serve di vecchi aerei, con vari difetti agli schienali delle poltrone e ai rubinetti dei bagni.
Non ci è dato sapere con quante ore di volo sulle ali.


domenica 1 novembre 2015

SOGNANDO L'INDOCINA ...


Novembre 2015




Se stai per fare un viaggio, prepara per tempo le valigie; 
poi, prima di partire, prendi la metà dei 
vestiti e il doppio dei soldi. (Anonimo)









































"Novembre ... andiamo ...... è tempo di" prendere la via che porta a Oriente, in cerca di nuove Sirene, calzando gli stivali del Gatto della fiaba, per arrivare il più lontano possibile fino alla Cocincina, alla Cambogia, al Siam (come si chiamava ancora nel 1939 la Tailandia), alla Birmania o Burma o Myanmar (tutti nomi dello stesso Paese), e a Singapore, una delle capitali del "capitale mondiale".  Sarà tutt'oro quel che vedremo ?