Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 21 settembre 2014

DA CHICLAYO A CAJAMARCA (2750 m slm), CURVE ASSICURATE








Cajamarca, Capitale del Carnevale peruviano, è la città più importante della Sierra del nord, per miniere d'oro e rame, agricoltura (patate, mais), allevamento di bestiame e per turismo.
In lingua quechua: Kasha significa spina, e Marka, paese, quindi, "paese di spine", per via dei cactus nella zona di San Pedro, nella Valle dove è sorta la città.

E' uno dei luoghi più simbolici della storia peruviana, perché la sua piazza fu lo scenario dello scontro fra Atahualpa, ultimo Imperatore Inca, e Francisco Pizarro, conquistatore spagnolo. 
Il primo, sconfitto e fatto prigioniero, per avere salva la vita, offrì al vincitore una montagna di metalli preziosi ovvero: una camera (Cuarto, detto poi "Cuarto del rescate") riempita due volte d'argento e una volta d'oro. Alla fine, comunque, Atahualpa fu strangolato (29 agosto 1533) sulla stessa piazza. 

Cuarto del rescate
El Cuarto (in gran parte ricostruito), oggetto di visite e fotografie da parte di chiunque arrivi in città, è l'unico esempio, qui conservato, di architettura inca, con le mura leggermente inclinate, così da assumere forma trapezoidale.








La bellissima Iglesia San Francisco (1699)






Il cuore della città è Plaza de Armas con un giardino curato, sul quale si affacciano la Cattedrale e la Chiesa di San Francesco, entrambe in stile barocco.
La Corona spagnola imponeva una tassa sulle chiese,  ma senza campanile erano incomplete e, quindi, si evitava l'imposta. Per questo motivo la Cattedrale, la cui costruzione fu avviata nel XVII secolo, è stata terminata di recente.

Catedral de Santa Catalina (1665)
























              

Fontana costruita nel 1692, duecento anni dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe.


















Plaza de Armas, vista dal nostro Hotel



Plaza de Armas, dove fu ucciso (strangolato) l'Inca Atahualpa, dopo avere accettato di essere battezzato.












La Chiesa di San Francesco, di notte






Concertino con un clarinero (così si chiama chi 
suona questo strumento), sul sagrato della Chiesa 
di San Francesco.






















Vedi:http://clarindecajamarca.blogspot.it/2011/09/clarin-de-cajamarca.html









Cerro di Santa Apollonia che domina Cajamarca







El ZARCO, ristorante popolare, aperto dalla mattina a notte fonda,
a due passi dalla Plaza de Armas.





















Un meraviglioso vaso di verdure piccanti sotto aceto
















Bricchi in acciaio e pentole in alluminio






Complesso monumentale Belén, secolo XVII, 
corrispondente all'antico ospedale di Nostra 
Signora della Pietà.

Chiostro del Complesso Belén, particolare

                  
La bellissima facciata, con ingresso all'Hospital de Varones (uomini) e subito dopo la strada, quello all'Hospital de Mujeres (donne)




SOMBREROS DE PAJA
Sono un simbolo d'identità e di prestigio, portati prevalentemente dalle donne. Questi cappelli sono molto costosi, anche per un portafogli europeo. Al mercato di Cajamarca una venditrice, alla quale avevamo chiesto come possono comperarli i campesinos, ci ha risposto: " Vendono un toro o una vacca". 
















Questo è il sombrero più diffuso (e più indossato dalle donne), che a me piace tantissimo e che mi sarebbe piaciuto comperare; ma è intrasportabile.




Ogni donna se lo "sistema" a piacimento













La danza "La Marinera" dipinta in un quadro, appeso in un ristorante su Plaza de Armas.

















Un combattimento fra galli, dipinto in un quadro, esposto nello stesso Ristorante, su Plaza de Armas.











Iglesia de Las Monjas

La Chiesa di San Sebastian (La Recoleta), sec. XVII

Lapide collocata nel giugno 2007 alla base del monumento
che ricorda il 1854 e la nascita della Regione...


"Abbasso la tirannia ! Viva il Dipartimento di Cajamarca !" ... fu il grido che lanciò il 3 gennaio 1854 un gruppo di intellettuali e notabili che guidavano il popolo in armi, per rivendicare l'appartenenza a un Dipartimento, indipendente da Trujillo.


Il monumento in ricordo della sollevazione del 1854


































GRANJA PORCON ...  pueblo-fattoria fra boschi e montagne.



Nel 1975 un gruppo di "Evangelisti del Settimo Giorno" fondarono, a 23 km da Cajamarca,  una cooperativa (Atahualpa Jerusalem), per coltivare la terra, allevare animali (vigogne), produrre miele e formaggi, tessere e vendere i loro prodotti.

Nelle pagine internet ci sono molte informazioni, anche per chi intenda trascorrere qui qualche giorno di vacanza. 
Per visitare il villaggio si paga un biglietto!


Meravigliosi tappeti tessuti al telaio a mano











































Area destinata alla produzione e vendita dei tessuti

Falegnameria



















Spaccio per la vendita di latte, yogurt, miele, ecc.























































Tessitrici al telaio ...






































































Una borsa di stoffa, prodotta al telaio











Cavalli a noleggio, per passeggiate nel territorio della Granja




























Questa bambina è di Huancavelica, un paese minerario (ai tempi della Colonia), a 3690 m sul livello del mare, a sud di Lima. L'abbiamo incontrata nel caffé - ristorante di Porcon. Sua madre e altre persone sono arrivate fino a qui, per capire se è possibile creare una cooperativa, o qualcosa di simile a La Granja, nel loro paese, nel sud del Peru'.




















































Lungo la strada di ritorno, ci fermiamo a visitare il "negozio e la bottega" dove Rodolfo Teran Chavez (e i suoi sei figli) vendono pietre intagliate da loro (pietra bianca, granito, marmolina, ecc.).
Siamo a Huambocancha Alta, a 8,5 km da Cajamarca, a poca distanza dalla miniera d'oro Yanacocha; qui sono attivi decine di artigiani, e Rodolfo è l'unico che insegna ai giovani quest'arte, appresa dal padre.




































































A otto km da Cajamarca si trova una bellissima campagna e una necropoli, conosciuta in archeologia con il  nome di Otuzco.
Ventanillas (finestrelle) sono chiamate le tante cavità, scavate nella roccia vulcanica come finestre, e disposte in file orizzontali. Datano fra il 300 d.C.  e l'800 d. C.
Il sito delle Ventanillas de Combayo, è a 30 km da Cajamarca, quindi, più lontano, ma meglio conservato; purtroppo non avevamo tempo a sufficienza per visitarlo.