Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











mercoledì 18 marzo 2015

TRUJILLO: HUACAS DE MOCHE Y CAO VIEJO








Le Culture del Nord del Perù


Il Museo Huacas de Moche, a 10 km da Trujillo, è uno scrigno che nelle sue sale accoglie i reperti degli scavi condotti per venti anni dall'Università Nazionale di Trujillo, con finanziamenti pubblici e privati; è un centro di ricerca (con laboratori, biblioteca, depositi climatizzati, ecc.); uno spazio per la conoscenza della Cultura Moche; una scuola sul campo in archeologia, un luogo dove pensare interventi conservativi per progetti nazionali e internazionali.



Il bellissimo sito ufficiale del Museo: www.huacasdemoche.pe



Huaca del Sol e tracce della città di Moche



Huaca de la Luna



Il Museo, al cui interno non è permesso fotografare


Huaca de la Luna da altra angolazione

Narra la leggenda che un giorno due fratelli accolsero a casa loro un serpentello a due teste, rinvenuto per caso. L'animale, che era in realtà un demonio, cominciò crescere e a divorare ogni cosa, tanto che la gente del villaggio dove i due abitavano li costrinse ad abbandonarlo vicino al mare, per liberarsene. Il serpente capì l'inganno e tornò verso casa. Un vicino, vedendolo tornare, aveva lanciato l'allarme e tutta la gente del posto era scappata verso el Cerro Blanco, la montagna che si aprì e li accolse, prima che il serpente li divorasse. La linea nera che attraversa El Cerro Blanco è la testimonianza dell'accaduto. Da quel momento la gente del villaggio, in segno di ringraziamento per l'aiuto ricevuto, cominciò a costruire il tempio che conosciamo come Huaca de la Luna e visse ai suoi piedi.


Il Cerro Blanco (Montagna bianca)









La Valle del Rio Moche e la dislocazione delle Huacas del Sol y de la Luna, che gli archeologi ritengono siano di 700 anni più vecchie di Chan Chan (Cultura Chimu), la più grande città precolombiana delle Americhe. La Cultura Moche si sviluppò fra il 200 a.C. e l'850 a.C., e cominciò a declinare verso il 700 d.C.








Fregi policromi, ottenuti utilizzando il bianco, il nero, il rosso, l'azzurro e il giallo, colori ricavati dai minerali.






Questi fregi policromi hanno reso famosa la Cultura Moche





Fregio che rappresenta Ai Apaec, il dio più adorato e temuto, colui che garantiva i trionfi militari, l'acqua e il cibo, ma ... in suo onore si praticava la decapitazione.










La guida che ci ha accompagnati da Trujillo; l'apparenza può ingannare. 









Mappa del Templo viejo (Tempio vecchio)


La Huaca de la Luna costituisce una testimonianza grandiosa della capacità della Cultura Moche di costruire piramidi di terra, arricchendole con un'iconografia che non ha eguali. In questa piramide ci sono 12 mila metri quadrati di Murales policromi; inoltre, qui si rappresenta lo stretto legame fra potere politico e religioso. La loro cosmogonia poneva al centro il rapporto fra uomini e divinità, esaltato nelle pratiche che si svolgevano nel tempio, posto sotto la montagna El Cerro Blanco che essa stessa era una divinità.
La Huaca è un complesso architettonico costituito da due tempi sovrapposti, così da formare una piramide tronca: Tempio Vecchio e Tempio Nuovo, dove entravano solo coloro che o pregavano gli dei o erano destinati ad offrire loro la propria vita


Questa huaca fu realizzata nel corso di sei secoli, fino al 600 d. C. Ogni generazione aggiunse qualcosa; gli archeologi hanno "sfogliato" uno ad uno gli strati, scoprendo fregi perfettamente conservati, essendo stati protetti dalla nuova parete costruita.










Fregio Moche





Ai piedi della Huaca de la Luna (e del Tempio) è esistita la città di Moche









Una ceramica che rappresenta  la produzione della chicha, una bevanda a base di mais









Una ceramica che mostra la fusione dei metalli, nella cui produzione e lavorazione i Mochica furono abilissimi.




El patio ceremonial del Templo Viejo, dove si svolgevano sacrifici umani, come si vede nella ricostruzione del disegno che segue.





Un disegno che mostra l'ambiente e la scena di una decapitazione



La Huaca del Sol, vista dall'alto della Huaca de la Luna. Attualmente non si può visitare. Gli archeologi pensano che abbia avuto un ruolo più civico-amministrativo che religioso. Quando funzionò questa Huaca, quella della Luna era un piccolo edificio che fu ampliato e trasformato in un tempio monumentale, perché il vecchio era decaduto.




La grande facciata esterna e la piazza, della Huaca de la Luna, recuperate dopo venti anni di minuzioso lavoro.





Fregi policromi



El mural de los mitos, disegno murale con ricostruzione dei fregi.






Fregi del mural de los mitos
 

Particolare dei fregi della facciata









Altro particolare di fregio


Le successive sovrapposizioni delle facciate del Templo Viejo


La Piazza Principale e la Facciata Nord del Vecchio Tempio





Huaca del Sol










HUACA CAO VIEJO 

Si trova a 60 km da Trujillo; fa parte del Complejo Arquelogico El Brujo, lo stregone o sciamano, per via del fatto che dal nord e dal sud del Peru' i curanderos si davano appuntamento qui vicino, per celebrare i loro riti. 
In questa area sono rappresentate diverse Culture, ma per il 70% dei reperti si tratta della Cultura Moche.
Huaca Cao, una delle tre del Complesso, ha la forma di una piramide tronca, rimodellata sette volte fra il I e il VII sec. d. C., e dipinta inizialmente con colori quali: il rosso, il bianco e il giallo; successivamente ricoperta con rilievi policromi.




Il bellissimo Museo, una specie di caveu nel deserto, a due passi dall'Oceano, è stato inaugurato nel 2009, dopo che era stata creata nel 2006 la tensostruttura nella parte nord della Huaca, a protezione di fregi e scavi, e si era dato accesso al pubblico. Raccoglie i reperti (murales decorati, ceramiche, oreficeria, frammenti tessili, ecc.) emersi in 16 anni di scavi e oltre 20 di lavoro, a partire dal 1990, quando la Fondazione Wiese,  in collaborazione con altre istituzioni, ha iniziato a studiare, tutelare e valorizzare questa area, rivelatasi un centro cerimoniale Moche. 



Il Museo propone un itinerario nella vita quotidiana degli abitanti della Valle de Chicama, percorso che culmina con il recente ritrovamento della mummia femminile, nota come la Dama de Cao, con il corpo tatuato, molto bene conservata.



All'interno del Museo non è ammesso fotografare, ma nel sito della Fondazione Wiese, si possono consultare: "la storia" dei diversi ritrovamenti archeologici, alcuni video importanti per capire lo scavo relativo alla Dama de Cao e i progetti futuri.


http://www.fundacionwiese.com/patrimonio-cultural/el-brujo-huaca-cao.html  



La tensostruttura, costruita nel 2006, a protezione dell'area.
 

La nostra bravissima giovane guida, vicino alla maqueta (modellino) della huaca, all'ingresso dell'area che si può visitare.






















Fregi policromi

 

Fregi policromi che rappresentano figure maschili di prigionieri
 

Rampa per accedere alla parte superiore della huaca












Da questo punto elevato si scorge l'Oceano Pacifico in lontananza.


Parte alta della tensostruttura, a protezione della sepoltura della Dama e dei suoi accompagnatori.


























Recinto cerimoniale riservato al sacerdote














Fregi nella zona della sepoltura della Dama e suoi accompagnatori




Questo è il luogo della sepoltura della Dama de Cao









Questi bellissimi fregi policromi si trovano sulle pareti della zona dove erano stati sepolti gli "accompagnatori" della Dama.






Spazi destinati alle sepolture degli accompagnatori    














































































































Guardia armata, di sorveglianza all'area




Il Muro dell'ultimo patio ceremonial

























Nel 1995, nella parte sud di questo muro, crollato a causa di un terremoto, dopo l'abbandono del Tempio (l'ultimo dei sette che componevano la Huaca), furono ritrovate  rappresentazioni, racchiuse in rombi (serpenti) e triangoli (uccelli), del Dio delle montagne. Fu fatto tutto il possibile per recuperare questi fregi.




















Ai Apaecdio dei Moche, amato e assai temuto.







Una casona per la pesca

Il vigilante con fucile































MAGDALENA DE CAO: IL PUEBLO 













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