Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











mercoledì 16 luglio 2014

CHUQUICAMATA, LA MINIERA A CIELO APERTO PIU' GRANDE DEL MONDO




La vida es un viaje, no un destino.
(La vita è un viaggio, non una destinazione)
(Anonimo)







A 16 kilometri da Calama, si può visitare, dal lunedì al venerdì, la più grande miniera a cielo aperto del mondo, grazie a Codelco, che è la corporazione di governo che la gestisce. Basta prenotarsi all'Ufficio turistico, a lato del Municipio di Calama, e presentarsi il giorno stabilito alla Oficina Codelco, in periferia, dove un bus raccoglie i visitatori e una guida li accompagna fino alla miniera.
Di forma ellittica, misura 4,3 km in lunghezza; è larga 3 km, profonda 1 km circa, garantisce al governo cileno un guadagno netto elevatissimo: 11.000 dollari al minuto.
Il Cile è il più grande produttore di rame del mondo (40%). La miniera di Chuquicamata (e l'annesso paese) erano dal 1911 di proprietà dei Fratelli Guggenheim, che produssero la prima barra di rame nel 1915; successivamente la proprietà cambiò nome diverse volte fino al 1971, quando, sotto il governo di S. Allende, tutta la produzione di rame cileno venne nazionalizzata.



Tra il 2005 e il 2007, però, il villaggio contiguo alla miniera è stato progressivamente svuotato, tutti i suoi abitanti sono stati trasferiti a Calama, perché norme internazionali hanno stabilito che non si può abitare nel raggio di 10 kilometri da una qualsiasi miniera.
Oggi è possibile visitare la piazza centrale e il giardino del pueblo (fantasma), ma una parte, come il grandissimo Ospedale, le abitazioni degli impiegati, o dei carabinieri, e altre strutture sono già state ricoperte da montagne di terra e sassi che si ricavano dall'interno del cono della miniera, per allargarla dall'alto al basso, e poter continuare ad estrarre rame sul fondo. Si è creato così un enorme imbuto a gradoni, dove sono al lavoro pesanti scavatori che caricano camion, mentre cisterne d'acqua continuamente bagnano gli stessi percorsi, data l'enorme quantità di polvere che si solleva. 
Qui si lavora giorno e notte (alla luce dei vari mezzi in azione); a partire dal 2018 termineranno le operazioni di estrazione a cielo aperto, e si procederà a scavare tunnel sotterranei. Si stima che si possa estrarre rame, con questo nuovo sistema, per altri 50 anni. Nel frattempo Codelco ha aperto anni fa una nuova miniera a cielo aperto, più in basso rispetto alla prima.














































Monumento equestre al Libertador de Chile


























































































































La piattaforma dalla quale è possibile (permesso) osservare il grande cratere
















Uno scorcio del cratere














































































Le ruote di questo mezzo sono alte più del doppio di un uomo (m 4.50)



























































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