Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 6 luglio 2014

PAPAIA, PATATE, PISCO: LA VALLE DEL ELQUI, NELLA REGIONE DI COQUIMBO

domenica 6 luglio 2014




La tua valigia è annoiata, stanca della solita vuota vita quotidiana? 
Riempila con i tuoi oggetti di viaggio e portala a passeggio.
 (Anonimo)





Il fiume Elqui, all'uscita dalla diga inaugurata nel 2001
La Valle è in una zona, ai piedi della catena delle Ande, semidesertica, ma grazie alle acque dell'Elqui, un fiume di modeste dimensioni, è stata trasformata dai suoi abitanti in un'area verde, dove si coltivano frutta e verdura: papaya, carciofi, sedano, lattuga, patate. Quando la valle si restringe, dopo Vicugna,  e si sale in direzione di Monte Grande a destra, si trovano moltissime viti per uva da tavola (esportata), o per la produzione del pisco, una specie di grappa bianca, molto alcolica, per la quale anche il Peruù rivendica la "primogenitura", e la questione è così delicata che senza prima documentarci molto attentamente non possiamo esprimerci. 
La produzione di papaye del signor Yañez
Questa ricca produzione, difesa dai venti con serre o, nel caso delle vigne, con speciali tele, è il prodotto di un uso attentissimo dell'irrigazione, pianificata goccia a goccia, spinta in su, fino alle coste (terrazzate) delle montagne. Qui, infatti, piove una volta al mese, 4 o 5 volte l'anno, se si è fortunati.

Per questo motivo tutti invocano ora, che siamo in inverno, almeno un giorno di pioggia. A giugno non è mai caduta, si spera succeda a luglio, ma oggi splende un sole che spacca le pietre.
All'inizio del 2000 si è inaugurata una grande diga sull'Elqui, costruita con grandissima maestria da un'impresa tedesca, infatti, è inserita senza contrasti, nel paesaggio e nei colori della valle. E' stato necessario spostare più su un villaggio, ricostruirlo, e aprire una nuova strada, a cui si ha accesso tramite un tunnel.







































































Papaya ricoperta di cioccolato e confezionata per la vendita.



I colori della valle sono questi: polvere e macchie di verde.
Crescono solo alberi di eucalipto, i cui tronchi servono come "tutori" nelle vigne.
La diga sul fiume Elqui, detta Embalse Puclaro, entrata in funzione nel 1999 per fornire acqua potabile, ma anche per irrigare.



















































Al km. 41 della strada che attraversa la Valle si incontra il muro della diga, alto 83 metri e largo 595. Nel bacino che ha una capacità di 200 milioni di metri cubi d'acqua, è possibile praticare surf, kate surf, tutto l'anno, non si possono usare imbarcazioni a motore.






Sullo sbarramento della diga si può camminare e osservare, su entrambi i lati, quanto quest'opera, si armonizzi pienamente con il paesaggio e i suoi colori.

La costruzione della diga, iniziata nel 1996, ha comportato lo spostamento del paese di Gualliguaica, che dal 1999, quando iniziò lo riempimento del bacino, è ricoperto d'acqua.

Il triangolo verde scuro, al centro dell'immagine, indica l'area coltivata a papaya.




























Frutteti e vigne, messe a dimora di recente, protette contro il vento da sbarramenti di reti e tele.





























Altre vigne, collocate a mezza costa.






















































































































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