Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 6 luglio 2014

DA VIGNA DEL MAR A LA SERENA






EL NORTE CHICO (Nord Piccolo), IV Regione





Siamo in viaggio verso il (grande) Nord e il Deserto di Atacama, nella regione delle "10.000 miniere", delle ampie e soleggiate vallate, dove si producono uve, dalle quali si ricavano vino e pisco (brandy); dei modernissimi osservatori astronomici, costruiti sulle cime delle montagne. Ci fermiamo a La Serena, capitale della regione di Coquimbo. In epoca precolombiana i chango (pescatori) e i diaguita (provenienti dall'Argentina) si stabilirono qui, dedicandosi all'agricoltura, praticata nelle vallate, ricche d'acqua. La Serena è una delle città balneari più rinomate in Cile, per via delle sue grandi spiagge sull'Oceano.

Dista 472 km da Santiago e 534 da San Juan, in Argentina, dove si attraversa la dogana di Agua Negra.






Sotto un cielo plumbeo, ecco Coquimbo, città portuale caotica, ormai unita, attraverso le sue famose spiagge, a La Serena. E' nota per la sua animata vita notturna e per La Pampilla, la più grande festa popolare cilena che si tiene ogni anno a settembre. Domina la Baia, la Cruz del Tercer Milenio, alta 93 metri.
                                               

La Mezquita y Centro Cultural Mohammed VI,
costruita nel 2007 da artigiani marocchini.




La Serena - Plaza de Armas

Primera Feria Mujer Indigena (Prima fiera della donna indigena)





Due ragazzine molto espressive ... per lavoro




































Altra chica molto espressiva e ... calorosa


































































































































































L'immancabile Mafalda

























La Cattedrale











































La Signora del Rosario, come il suo bambino, è morena.















































































La Vergine (messicana) di Guadalupe, 
venerata in tutta l'America Latina.



Il palazzo del Municipio




















Il palazzo del Tribunale















Casa Piñera, edificio coloniale, oggi trasformata in un patio commerciale, con caffetteria.

















Ambrosoli ... nei pressi de La Recova.







Mercato dell'artigianato La Recova, che risale all'epoca della Colonia. Attualmente  è ospitato in un edificio a due piani (nel secondo si trovano vari ristorantini), suddiviso in dos patios; fu ricostruito nel 1981. Quello originario risale al 1819; bruciò nel 1965 e fu terremotato nel 1975.

Pietre semipreziose, confezionate come ciondoli









Globi colorati










Sirena di paglia intrecciata



Tela ricamata con motivi ispirati agli Uros, abitanti del Lago Titicaca.






A proposito di tela; antiche abilità artigiane della donna.

Altro tappeto, ricamato a mano, con motivi ispirati agli abitanti del Lago Titicaca.













Fiori e cesti di paglia, totora e altre fibre vegetali.





Frutta e verdura in paglia e totora































































A proposito di alberi millenari

Anche in questa città vestono gli alberi

Strumento musicale



Restaurant AYAWASI organico y natural, un buon posto dove mangiare vegetariano. I giovani che lo gestiscono ci hanno raccontato che quest'anno parteciperanno all'incontro organizzato a Torino, conosciuto nel mondo come Terra Madre, progetto di Slow Food, per difendere l'agricoltura, la pesca, l'allevamento e conservare il gusto e la biodiversità del cibo.









Il caminetto è acceso, perché fuori fa freddo


L'obesità è molto presente


Nel centro della città c'è un Museo Archeologico, inaugurato una prima volta nel 1943 (in altra sede), grazie agli scavi, alle ricerche e agli studi di Don Francisco Cornely Bachman, realizzati nella Valle del Elqui, fin dal 1930, grazie ai quali fu possibile conoscere la Cultura Diaguita (1000 d.C -1536), che, però, non è l'unica rappresentata.

Qui, ad esempio, è esposto anche un moai, alto più di due metri, portato dall'Isola di Pasqua.



La Cultura Diaguita fu espressa da una società "indiana", che venne poi in contatto con quella Inca, delle Ande centrali del Perù (1479 d.C.) e che nel 1536 fu sottomessa dagli Spagnoli. E' nota per la ceramica antropomorfa e zoomorfa e i diversi modelli di vasi, decorati con motivi in rosso, nero e bianco.


L'appartenenza della casa ad uno spagnolo, spiega la presenza di queste ceramiche (azulejos).


Nel 1948, le collezioni del Museo (archeologica, etnografica e di paleontologia,  ovvero fossili di vertebrati e invertebrati marini) furono trasferiti nell'edificio coloniale (1820) che appartenne al Conte di Villa Señor, di cui si conservò il portale.





Altre ceramiche a fondo blu (azulejos da azul, cioè blu)







Il portale dell'ottocentesca casa spagnola







Mercato domenicale di frutta, verdura e fiori






Alcachofa ... carciofo



Calabaza o zapallo, come chiamano qui la zucca

























Non mancano peperoncini di ogni tipo e colore



















Zucchine italiane

































Faro Monumental de La Serena, costruito negli anni cinquanta del Novecento.
















L'elegante copertura in vetro dell'area ristoranti di un modernissimo Centro commerciale, appena fuori dal centro.





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