Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











sabato 19 febbraio 2011

ARRIVO A CITTA' DEL MESSICO

Ed eccoci, finalmente, a Città del Messico
Sono le 19 quasi, siamo nel nostro abituale, meraviglioso HOTEL CATEDRAL (ricordatevene per quando verrete qui) che al 7 piano ha una terrazza con vista sul retro della Catedral, la Torre Latinaoamericana, il punto  più  alto della città, e una serie infinita di tetti, con terrazze.

E' tutto quasi come nel 2006, l'ultima volta in cui sono venuta da sola. Stessi negozietti, stesso inquinamento, stessi colori, stessa miseria insieme ad una grande ricchezza. E' come Napoli, miseria e povertà, immersi in una grande bocca di un vulcano spento. Qui, se arriva un giorno un terremoto con i baffi, salta il tappo del centro città, saltano tutti per aria. Nel centro storico, lo abbiamo visto tutte le volte che dagli anni novanta siamo passati di qui, gli edifici monumentali hanno, anche esternamente, l'onda dei terremoti passati, nel senso che sono inclinati e/o sprofondati, ma reggono.
Rispetto a SF fa molto caldo afoso, come da noi a luglio!!!!!!!!!!
Siamo svegli dalle 4, tutto il viaggio è stato lungo e interessante, per quel che si vede dall'alto, ma abbastanza faticoso.
Los  Angeles, vista in atterraggio, è un'immensa distesa di vita disidratata!!! Case basse, ma pochissime piante, e grumi di grattacieli. L'aeroporto è senza forma, in parte in ristrutturazione, e ci hanno fatto fare un giro in bus incredibile per portarci all'aereo per México.
Giorgio è abbastanza provato dalla fatica di tutte le pippe che devi affrontare in viaggio!! C'è sempre qualche imprevisto burocratico: ci hanno passati allo scanner almeno tre volte, ma uscire dagli States è stato molto semplice. Entrare in Messico, quasi ridicolo, non controllano quasi niente. 
Giorgio non ne poteva più di SF, ieri ha concluso in bellezza andando a piedi sul Golden Bridge, a toccare gli enormi cavi che lo reggono.
Io, al contrario, stamattina alle 5,30 quando siamo arrivati all'Areporto internazionale di SF sarei tornata indietro, perchè stare in quella città a me interessa moltissimo, avevo ancora tantissimo da conoscere, ecc.....



Sentiamo i rintocchi della immensa piazza della Cattedrale, tra poco mettiamo fuori il naso e andiamo a mangiare.

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