Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 13 febbraio 2011

UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BERKELEY

Oggi non riusciamo a spedire immagini a nessuno; non capisco quale sia l'intoppo informatico.
Domani è l'ultimo giorno in cui saremo a SFO; siamo ormai in partenza per Los Angeles e di lì voleremo a Mexico City.
Va tutto bene, abbiamo avuto soltanto giornate di splendido sole. Oggi siamo stati a Berkeley, nel Campus della famosa università, per salutare Paolo, figlio di un caro amico di Giorgio, che da 15 anni ha un incarico speciale nel Museo di Antropologia dell'Università.
Un treno velocissimo, che per lunghi tratti passa sotto il fondo del mare, in mezz'ora ci ha portati  a Berkeley.
Sono molto riluttante a lasciare SFO, perché questa città mi piace molto e mi piacciono molto tante cose di qui, anche se non tutte.
Ieri che era domenica, ad esempio, alle 12 era aperta la Public Library; uno spazio bellissimo, frequentato da persone di ogni età, anche in compagnia dei loro cani!!! Veramente è così.
Così ho potuto fare una ricerca su una poetessa della Beat Generation, come mi aveva chiesto un'amica, che sta scrivendo un libro su di lei. In mezz'ora mi hanno fornito tutte le fotocopie di cui avevo bisogno e mi hanno pure scansionato un libro di poche pagine, scritto dalla poetessa e all'epoca censurato dalla polizia, perché ritenuto osceno.
Per il tempo che un bibliotecario ha lavorato per noi, con grandissima gentilezza, e per tutto il materiale, non abbiamo dovuto pagare un centesimo. Ogni volta che chiedevo un'informazione in più, scusandomi per il disturbo, mi rispondevano che erano lì per aiutarmi e che ero benvenuta! Proprio come in certe biblioteche italiane!!!
Un grande abbraccio a tutti
Angela


Alcune immagini del Campus






L'insegna del Phoebe Hearst Museum of Anthropology e, sotto, Paolo Pellegatti, archeologo del museo e nostro personale amico.
 


Altre immagini del Campus







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