Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











lunedì 30 giugno 2014

QUI RAPA NUI - HERE RAPA NUI

Dal 24 al 27 giugno 2014.





Un viaggiatore che non osserva è come un uccello senza ali.
(Moslih Eddin Saadi)
(A traveler who does not observe is like a bird without wings.)





Rapa Nui (o“Te Pito Te Henua”... Ombelico del Mondo), è una piccola isola dell’Oceano Pacifico, nata da grandi eruzioni. Misura 23 km di lunghezza, per 12 di larghezza (173 km quadrati).  
La sua forma triangolare è il risultato dell’attività dei tre principali vulcani (e altri 70 secondari): il Poike, sul lato est, raggiunge  460 metri sul livello del mare, eruttò, circa 3 milioni di anni fa; il Rano Kau, zona sudorientale, che misura 300 metri e si formò 2,5 milioni di anni fa: il Terevaka, a nord, 510 metri sul livello del mare, il più giovane, che ha circa 300.000 anni, ed è il punto più alto dell’isola.

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Monday, June 30th, 2014

June 24-27, 2014.

Rapa Nui, also known as “Te Pito Te Henua” (the belly button of the world), is a small island in the Pacific Ocean born out of large volcanic eruptions. It is 23 kilometers long and 12 kilometers wide, a total of 173 square km.  
Its triangular shape is due to the activity of its three main volcanoes, along with 70 secondary volcanoes. Let’s take a look at these three main ones. Poike, on the eastern side, whose peak reaches 460 meters above sea level, erupted about 3 million years ago. Rano Kau, in the southeast, is 300 meters and was formed two and a half million years ago. Terevaka, in the north, is 510 meters above sea leve. About 300,000 years old, it is the youngest of the three volcanoes, and is the highest point of the island.


MAPPA


Rapa Nui appartiene alla Polinesia, un’area definita da un triangolo immaginario i cui vertici comprendono anche Nuova Zelanda e Hawai, triangolo nel quale si trovano isole accomunate dalla stessa tradizione culturale, le cui origini risalgono al secondo millenio  A.C.
“Dal XIX secolo i suoi abitanti la chiamarono Rapa Nui (Grande Terra), nome coniato dai marinai tahitiani che la ritenevano somigliante all’isola di Rapa, in Polinesia...” .
In lingua spagnola è detta Isla de Pascua. Dal 1888 fu annessa al Cile, oggi è una provincia della Regione di Valparaiso.
Rapa Nui è il nome dell’isola, dei suoi abitanti e della lingua da loro parlata.
Si trova a 3747 km dalla città di Concepcion in Cile, a oltre 2000 km dalle Pitcairn, un arcipelago di quattro isole, territorio britannico d’oltre mare, nel Pacifico meridionale; a 3400 ca. da Rapa, oltre 3641 dalle Marchesi, 3400 dalle Galapagos e a migliaia di miglia di distanza da altre regioni abitate. 




*!!! Mappa con le varie distanze



Il nome inglese di Easter Island, dal quale deriva l’italiano Isola di Pasqua, è legato al giorno di Pasqua del 1722 (5 aprile), quando sbarcò sull’isola il primo europeo, l’olandese Jakob Roggeveen. Nel 1774 due imbarcazioni di James Cook si avvicinarono alle sue coste, il capitano sbarcò con alcuni uomini e fece una prima ricognizione, ma dopo quattro giorni decise di ripartire. Cook, da scaltro osservatore qual era, avrebbe potuto descrivere minuziosamente “quella briciola” di terra, la sua cultura e il suo declino (dopo il 1500 d.C. non si costruirono più le grandi statue per cui è famosa), ma non andò così.
L'Isola di Pasqua è la più isolata fra le terre abitate. E’ “un granello di terra minuscolo … che ha dato vita a una delle culture preistoriche più affascinanti e misteriose …”  E’ il museo all’aperto più grande del mondo, con i suoi giganti o moai (887, scolpiti in pietre quali traquita, toba, basalto), ma è probabile che altri  siano ancora sepolti nel cratere Rano Raraku, moai tutti diversi fra loro, parte dei quali (288) furono innalzati sugli ahu (piattaforme, in grado di reggerne da uno a quindici).
Dal 1995 l'isola di Pasqua fa parte del patrimonio dell' umanità, tutelato dall'Unesco.

























































































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