Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











martedì 22 luglio 2014

SAN PEDRO E LE VALLI DELLA LUNA E DELLA MORTE







La Valle della Luna è famosa per la sua superficie, simile a quella dell'astro che tanta poesia ha ispirato. Le sue stratificazioni e affioramenti di sale, sono dovuti ad agenti naturali. Da ovest ad est, è circondata da: la Cordigliera Domeyko, la cui cima più elevata, El cerro Quimal, raggiunge i 4.278 m. A seguire si incontra la depressione preandina, nella quale si trova El Salar de Atacama (2300 m). Segue la Cordigliera delle Ande, formata da un Altipiano e una catena di vulcani: Licancabur (5.916 m); Agua Caliente (5.924 m); Lascar (5.154 m) e Acamarachi (6.046 m), i quali dividono questi rilievi e ordinano i vari corsi d'acqua.
La Cordigliera del Sale si è originata dall'accumulo orizzontale di materiali quali: arena, argilla e sale, che nel corso di milioni di anni, vento e piogge hanno trasformato in una specie di "fisarmonica di pietra".

Monumento a forma di Croce Andina, nel punto dove siamo entrati nella Reserva Nacional Los Flamencos e abbiamo acquistato i biglietti; la nostra visita è iniziata da qui, accompagnati solo dalla guida del Tour, acquistato a San Pedro. Questa Valle è "protetta e co-amministrata" dall'Associazione Indigena Valle della Luna, formata da sei comunità: Coyo, Larache, Quitor, Sequitor, Solor e San Pedro de Atacama. Ogni volta che si entra in questo "parco" (tutti i giorni dalle 8 alle 18), si paga un biglietto alla comunità di riferimento.  L'introito, quindi, è molto molto elevato, dato l'afflusso continuo, tutto l'anno, di migliaia di persone che entrano in punti diversi, in bici, in motocicletta, in auto, in minivan collettivi, in bus. 

Ufficialmente i denari servono per mantenere i sentieri, pagare la sorveglianza delle diverse aree (noi abbiamo visto solo tre vigilantes!), finanziare borse di studio, ecc. Speriamo sia così.
La Valle della Luna, a circa 15 km da San Pedro è l'escursione più frequentata, nella Reserva Nacional de Los Flamencos. Per  assistere allo spettacolare tramonto, occorre entrare nel primo pomeriggio, in van, auto propria, mountain bike, seguendo le strade tracciate. Non è permesso campeggiare all'interno.
































Parte del Parco prende nome da questa formazione che testimonia gli effetti dell'erosione su materiali quali argilla, sale, quarzo, in un milione di anni.

Questo sito si chiama le tre Marie; il motivo è evidente. 



























La Maria più grande
















Queste rovine sono la testimonianza di un'attività, qui esercitata per estrarre il salnitro.


















































































































































































La Duna Maggiore, formatasi come altre, un milione di anni fa, grazie al vento e alle piogge.































































































Questo piccolo canyon è percorribile a piedi, ovviamente in assenza d'acqua che cade, in genere, nel mese di febbraio.
















































































Alla "PUESTA DE SOL" ovvero al tramonto... 


Il paesaggio sembra davvero lunare
Il vulcano Licancabur, visibile da grande distanza e da ogni direzione.




























Lo strapiombo è di alcune centinaia di metri. Sale l'adrenalina e tutti i giovani cercano di farsi fotografare nei punti più pericolosi...











































Entriamo nella Valle della Morte, quando sono già passate le 19, percorrendo di nuovo la strada verso Calama, per poi deviare sulla destra e inoltrarci fra rocce e sabbia.















































































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