Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 24 agosto 2014

COCHABAMBA, NELLA VALLE DELLA CHICHA E DELLA VIRGEN DE URKUPINA






Arriviamo a Cochabamba in aereo da Sucre; sbarchiamo nella città capoluogo dell'omonimo Dipartimento, a 2500 metri sul livello del mare, con oltre seicentomila abitanti. Siamo in una grande e fertile conca, circondata da montagne, fra cui il Cerro Tunari (5.035 m), la vetta più alta della Bolivia Centrale.
Cochabamba,  dal Cerro de San Pedro. 










Fondata dagli spagnoli nel 1574,  Cochabamba fu il "granaio" della Bolivia, grazie ai cereali e al mais, dalla fermentazione del quale si ricava la  chicha, che gli Incas consideravano al pari del nostro vino, bevuta ancora oggi.
La produzione agricola di questa Valle fiorì in relazione all'estrazione dell'argento a Potosi, e servì ad alimentare i minatori fino a quando, con l'esaurirsi delle miniere, nel sec. XVIII, il grano della vicina zona di Chuquisaca  fu sufficiente.
Quando a metà Ottocento i proprietari terrieri della Valle iniziarono ad investire nelle imprese minerarie degli altipiani, Cochabamba guadagnò una nuova prosperità.
Khocha e pampa, in lingua quechua, stanno a significare pianura paludosa.


Il Cristo de la Concordia, sul Cerro de San Pedro; fu inaugurato nel 1990, in ricordo della visita del Papa Giovanni Paolo II.
Fu realizzato dai fratelli Walter e Cesare Terrazas.
Dal 1990, oltre ad una strada percorribile a piedi o in automobile, esiste un teleferico.
Fu chiamato della Concordia, quale segno di buon auspicio nelle relazioni fra la città e il suo Dipartimento, rappresenta lo spirito ospitale del popolo cochabambino, e un'invocazione perché il Buon Dio protegga la città.

L'edificio della Farmacia Boliviana è fra i più eleganti della Piazza 14 di settembre, data della liberazione della città dalla Corona di Spagna. La frequentatissima bottega, conserva all'interno qualche oggetto dell'antico arredo.

















































































































Café Paris, sulla Piazza.





















La Cattedrale Metropolitana, il più antico luogo di culto della Valle (1571), più volte restaurata ha perso le sue caratteristiche originari, ma ha conservato un portale d'ingresso in stile coloniale.






















L'interno della Cattedrale ha qualche statua 
di suggestiva bellezza.





























Quillacollo, a 13 km da Cochabamba, conosciuta per il reliquario della Virgen de Urkupiña, apparsa ad una pastorella ai piedi della collina detta Calvario.




La pastorella avrebbe gridato: ¡Orkopiña! (Là ... sulla collina), per indicare la Vergine che ascendeva al cielo.





























Questo signore porta la sua "copia" in Chiesa,
perché sia benedetta,
prima di collocarla nel suo altare in casa.
Si vendono copie della Vergine, appena fuori la Chiesa.

Nel mercato permanente, ai lati della Chiesa e sparso per tutto il Paese, assieme a candele, ceri di tutti i tipi e dimensioni, e altri oggetti religiosi, si vendono pure generi alimentari, mortadella compresa.
















































Nessun commento:

Posta un commento