Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











sabato 16 agosto 2014

UYUNI, TURISMO AVVENTURA NEL PIU' ESTESO SALAR DEL MONDO






LA PARTENZA DA UYUNI   PER IL SALAR

ovvero l'inizio di un viaggio tutto sommato fortunato (poteva andarci peggio; ci siamo salvati da buche che potevano  farci cappottare), sebbene le premesse non fossero delle migliori. Abbiamo acquistato due passaggi (A/R), pagato l'Agenzia Incawasi, (dopo aver preso informazioni, dal proprietario del nostro Hostal), per un pacchetto di tre giorni e due notti, ma prima dell'inizio del tour siamo stati "venduti" a Full Adventure, tutto questo grazie ad accordi fra i due gestori, come frequentemente succede, anche in altre località boliviane. Alla partenza siamo sei persone, e un giovane autista tutto fare (guida, ma parla pochissimo; cuoco, ma l'igiene è garantita il giusto; meccanico, evita le buche più dure, ma il suo mezzo ha gomme consunte).
Il Salar è una distesa di oltre 10.500 Km quadrati; è il più grande ed elevato del mondo, si trova fra i Dipartimenti di Potosì e Oruro. Si stima contenga 10 miliardi di tonnellate di sale. E' formato da undici strati di diverso spessore (da 2 a 10 metri). Rappresenta per la Bolivia una miniera di denaro, perché contiene un terzo di Litio dell'intero pianeta, oltre a Potassio, Boro e Magnesio.
40.000 anni fa faceva parte del lago Minchin, dal quale poi si sono formati il Poopò e l'UruUru, e due Salar: Coipasa e Uyuni.

Nota: Red Planet Expedition è l'unica agenzia seria e professionale, con la quale purtroppo noi non siamo andati.



DA UYUNI A CHUVICA, dove pernotteremo, 1° giorno

Cementerio de Trenes  (Cimitero dei treni,) prima periferia
 di Uyuni; doveva diventare unMuseo della Ferrovia, 
ma non ci spera più nessuno




















L'ingresso al pueblo di Colchani, sosta funzionale a fare acquistare ai turisti merce di scarsa qualità; qui, a 7 km da Uyuni si vive di  piccolo commercio 
e della lavorazione del sale






































Una carovana di 4x4 si rimette in moto



















Il Salar si presenta in inverno di colore grigio-sporco; qui
 siamo prossimi al Salt Hotel, struttura costruita interamente 
con blocchi di sale, poi caduta in disuso (2002), 
oggi utilizzata come area di sosta























Salt Hotel, interamente in sale, compresi tavoli e sedili





























Dove è passata la Dakar sono rimasti questi 
monumenti, nella speranza che il rally 
venga ripetuto nel 2015, e a seguire























Le "creste" delle Ande all'orizzonte


Riprendiamo il percorso  per raggiungere La Isla de Los Pescadosdetta anche  Incahuasi, casa dell'Inca



Su quest'isola sono stati trovati sette siti archeologici appartenenti alla cultura Tiahuanaco, due rovine Inca, varie caverne e gallerie






















L'ingresso è a pagamento, ed è consentito dal 2006;
La sfida fra turisti dello stesso gruppo è vedere  
chi prima arriva alla bandiera boliviana





















L'isola è ricoperta da grandi cactus, i più antichi hanno oltre mille anni

Questi deliziosi e coloratissimi uccellini sorvegliano l'area nella quale i turisti sostano per mangiare (riso, insalata e poco altro, ciò che ci ha fornito il nostro autista/cocinero).
Così riescono a recuperare qualche briciola

































Questi lama "infiocchettati" si esibiscono per i turisti





























































Un copertone del nostro 4x4, già in sofferenza, 
fra pochi chilometri scoppierà e sarà da sostituire


























Viaggiamo in direzione di Chuvica, dove ci attende un altro Hotel, interamente di sale, nel quale pernotteremo






























Questi signori si riscaldano con l'ultimo raggio di sole



















All'altezza di questo cartello, il nostro autista è 
sceso, noi tutti con lui; la gomma ha ceduto ed 
è stata sostituita con un'altra, 
completamente liscia




























Nell'hotel di sale ci laviamo, ceniamo e andiamo a dormire, mentre il nostro autista/guida/cocinero ritorna a Uyuni, per procurarsi un'altra gomma (ma sarà poi vero?)




DA CHUVICA ALLA LAGUNA COLORADA, dove dormiremo,  2° giorno del nostro tour       


                           

Siamo sempre a Chuvica; è l'alba del secondo giorno di viaggio, stiamo per ripartire, dopo aver fatto colazione





























Chuvica si sveglia e ci presenta le sue case 
in adobe e tetto di paglia








Oggi viaggiamo per raggiungere lagune e  flamencos (fenicotteri)

















Mirador del Vulcano Ollague, attivo, con una delle due fumarole in funzione
















Resti di antichissime colate di lava

Scattiamo fotografie e ripartiamo


Salar de Chiguana, un deposito salino  con presenza di boro (Dipartimento di Potosì), vicino alla frontiera 
con il Cile, a 3600 metri sul livello del mare 
Flamencos (fenicotteri rosa) il cui colore è dovuto a microrganismi e alghe di cui si alimentano





















Il pranzo è servito, freddo, mentre soffia un forte vento gelido; sul portapacchi la gomma di scorta, in condizioni pessime






















Un altro uccellino aspetta le nostre briciole

























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