Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











martedì 12 agosto 2014

SUCRE, LA CAPITALE CHE HA AVUTO TANTI NOMI






Arriviamo nel "cuore storico" della Bolivia in aereo verso sera, il 6 agosto 2014, giorno nel quale la Festa nazionale si è celebrata proprio qui, a Sucre, la "Città Bianca", detta anche Chuquisaca, La Plata e Charcas. Nominata dall'Unesco "Patrimonio Culturale dell'Umanità" è la città più bella della Bolivia, a 2790 metri sul livello del mare. Ha un clima mite, una vita culturale vivace; è sede della Biblioteca Nazionale, ha belle chiese e musei, e  una ricca produzione di cioccolato 


Sucre, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, come ricorda questo testo in ceramica, al centro del  Giardino, in Piazza 25 Maggio.

































Fabbrica di Cioccolato "PARA TI"



Il centro storico è tutto imbandierato e nella Piazza 25 Maggio è appena terminata una grande parata, di fronte ad un monumentale palco, sul quale Evo Morales, primo presidente aymara (indigeno) del Paese (2005), ha salutato tutti i corpi dello Stato, le diverse categorie professionali, vestite a festa, con abiti, soprattutto le donne, di fogge e colori squillanti, e si è preparato a vincere le prossime elezioni politiche. Ci hanno raccontato che per "presenziare a Sucre" ha preteso che il parlamento approvasse il rinnovo di tutto il "parco automobili" a sua disposizione e, infatti, così è stato.



La grande tribuna delle autorità


Casa de la Libertad













Salone dell'Indipendenza dove si svolse la prima votazione dei parlamentari boliviani. La carta della dichiarazione dell'indipendenzaè esposta sul piedistallo in granito, al centro.


Dai pulpiti lignei gli universitari declamavano la loro
tesi di laurea. 
Le portantine si usavano per feretri di uomini illustri.

Un "occhio" in alabastro, nella cantoria. 

Soffitto artesonado (in legno intarsiato).





Scalone che porta dal primo al secondo piano 
del Municipio

Storia dell'edificio della Cattedrale
Particolare della volta centrale della Cattedrale, sopra l'altare. Nel Museo si trova la Cappella della Vergine di Guadalupe.




































Il campanile della Cattedrale, simbolo di Sucre












Sede dell'Università Andina Simon Bolivar




























































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