Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











martedì 29 gennaio 2013

ARGENTINA, EL CALAFATE, VILLA

Tuesday 29 January 2013




Attenzione: verificare se doppio!



"Travel has a way of stretching the mind. The stretch comes not from travel's immediate rewards, the inevitable myriad new sights, smells and sounds, but with experiencing firsthand how others do differently what we believed to be the right and only way."
 (Ralph Crawshaw)








La Villa (Città) El Calafate si trova fra l'altopiano di Santa Cruz e la Cordigliera delle Ande. E' la porta d'ingresso al ghiacciaio Perito Moreno, fu creata (dal nulla?) nel dicembre del 1927. La sua crescita negli anni quaranta è legata all'apertura del Parque Los Glaciares, e più recentemente a Cristina Fernandez de Kirchner, Presidentessa dell'Argentina, e al di lei marito che qui fecero confluire molti investimenti, facendo anche la propria personale fortuna.













Il nome El Calafate è legato ad un grande arbusto spinoso, che è tipico della Patagonia sud andina. La Villa si affaccia sul grandissimo Lago Argentino.
Il frutto del Calafate matura in estate (è una specie di mirtillo nero), è buonissimo, viene raccolto per farne marmellate, liquore, ecc. Chi mangia questo frutto, dice la tradizione, tornerà in Patagonia (e io l'ho già assaggiato, perché la Patagonia, cilena e argentina, è fantastica; in estate e con il sole.
Nonostante l'origine "naturale" del nome, la Villa oggi è completamente artificiale, inventata, una specie di Disneyland fuori dal Parco dei Ghiacciai, costosissima, e solo per duendes vagos   (gnomi vagabondi) del turismo mondiale, in testa i giapponesi, i cui volti, come i nostri, si ambientano benissimo in questo "casino", per benestanti globali. Le poche facce di indios che si incontrano sono completamente un'altra storia, ma rimangono pochissime tracce della loro passata e presente cultura.



ARGENTINA, EL CALAFATE, VILLA

The VILLA EL CALAFATE is located between the Santa Cruz plateau and the Cordillera of the Andes. It's the gateway to the Perito Moreno Glacier and it's still alive thanks to the President of Argentina – Mrs Cristina Fernandez – and her husband's investments.
The name “EL CALAFATE” comes from a big thorny shrub, typical of the southern Patagonia. The typical fruit is a kind of black blueberry, which grows in summer: it's incredibly tasty and it's great for jams and liquor. According to the tradition, the person who eats this fruitis going to come back to Patagonia – and I personally ate it.
The VILLA is totally artificial, it's a kind of Disneyland. It's very expensive and only the wealthy tourists – like us and the Japanese– can afford it. There are very few indios, whose past and present culture is disappearing more and more.

***


"Muovasi la Capraia e la Gorgona, 
e faccian siepe ad Arno in su la foce, 
sì ch'elli annieghi in te ogne persona!"

(Dante: Inferno XXXIII)

La nota invettiva ugoliniana, potrebbe liberamente essere tradotta allo spagnolo ...

Ojalà derritese el glaciar Perito Moreno
y sumerga la ciudad El Calafate,
con sus parasitos habitantes,
opulentos, rapaces y arrogantes.

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