Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











sabato 26 gennaio 2013

PUERTO NATALES, Parque Nacional Torres del Paine

Saturday 26 January 2013






"La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. 
Ciò che vediamo, non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo."
(Fernando Pessoa) 









Da P.Natales la prima fermata, dopo un'ora, è a Cerro Castillo
a due passi dalla Dogana fra Cile e Argentina.
















Il Parco fu creato nel 1959 e dichiarato nel 1978 dall'Unesco Reserva de la Biosfera. Ha una superficie di 227.000 ettari. E' amministrato da CONAF, e fa parte del Sistema Nazionale delle aree protette.
Qui la sosta è per un caffè e per sbirciare fra i vari souvenirs.
L'attrazione principale è la catena del Paine, sistema montuoso indipendente dalle Ande patagoniche, formata da rocce sedimentarie nella parte alta, e granito alla base. Le forme imponenti di questa catena furono modellate 
dall'avanzamento  e ritiro dei ghiacciai, piu' di 12 milioni di anni fa.
Paine significa blu, in lingua mapuche, per il colore di queste montagne all'alba e al tramonto. 
Il parco è habitat di animali selvaggi e flora subantartica, unica nella sua specie. La sua biodiversità attrae ricercatori e scienziati da tutto il mondo che studiano i suoi 17 ecosistemi.
All'interno del Parco, infatti, convivono rocce, laghi, lagune e fiumi. Una ricchezza naturale che incanta, soprattutto quando (fortuna rara) la visita di un solo giorno è "premiata" da sole, in assenza quasi totale di nubi.

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The park was created in 1959 and was declared Reserva de la Biosfera in 1978 by Unesco. It has a surface area of 227.000 hectares. Administered by CONAF, it is part of the National System of protected areas.
The main attraction is the Paine mountain range, which is independent of the Patagonian Andes, formed at the top by sedimentary rocks and below by granite. 


This mountain range gets its impressive shapes from the advancing and retracting of glaciers more than 12 million years ago.
The name Paine, which means blue in the Mapuche language, comes from the color that these mountains take on at sunrise and sunset. 

In questo settore la tecnologia è tutta italiana.

The park is the habitat of wild animals and unique sub-Antarctic flora whose biodiversity attracts researchers and scientists from all over the world who come here to study its seventeen ecosystems.
Inside the park, in fact, rocks, lakes, lagoons and rivers dwell together, giving the place a captivating natural beauty, especially when one has the rare fortune of finding the sun shining in an almost cloudless sky just on the day one has chosen to pass through.



Un grandissimo gregge di pecore viene trasferito in altra zona
Gaucho che con i cani spinge in avanti il gregge

Gauchos e cani
Lago Sarmiento dalle sponde bianche
Le famosissime Torri del Paine, difficili da scalare
Laguna Amarga (amara)


Laguna Amarga (amara)
Due coraggiosi cicloturisti
I guanaco, fra gli animali più presenti nel Parco. La loro carne è commestibile e i cileni la mangiano, come la mangiavano gli indios Mapuches che davano loro la caccia.




















Uno degli ingressi al Parco, quello dove la nostra guida ha comperato i "costosi" biglietti
Autostoppisti in attesa di un passaggio
Un possente mezzo tedesco, una specie di Hostal mobile per  turisti
Indice di radiazione raggi ultravioletti, per invitare
i visitatori del Parco a proteggersi. 




















Altro delizioso guanaco



Salto Grande ovvero cascata
























Salto Grande con effetto rifrazione luce (arcobaleno)

Mezz'ora di sosta, presso il Lago Pehoe
Lago Grey sul quale la corrente ha trascinato un grande iceberg, staccatosi da un vicino ghiacciaio.


























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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