Il blog di Angela e Giorgio
fotografi erranti, dalle Americhe all'Asia, alla ricerca di istanti di Bellezza da catturare e raccontare

Ideazione e progetto grafico: Monica eFFe

Traduzioni all'inglese: Sara Russell e Monica eFFe




“Il vero nucleo di base dello spirito vivente di un uomo è la sua passione per l'avventura. La gioia della vita proviene dai nostri incontri con nuove esperienze e, quindi, non c'è gioia più grande che avere un orizzonte che cambia incessantemente, per ogni giorno avere un nuovo e diverso sole. Se vogliamo ottenere di più dalla vita, dobbiamo perdere l’inclinazione per la nostra monotona sicurezza e adottare uno stile di vita più improvvisato, che in un primo momento ci sembrerà un poco folle. Ma, una volta che ci siamo abituati ad un tale stile di vita, comprenderemo il suo pieno significato e la sua incredibile bellezza. Non fermarsi, non stare seduti in un solo posto. Spostarsi, essere vagabondi, fare di ogni giorno un nuovo orizzonte”.

(Christopher McCandless)*

*Da ...”INTO THE WILD” di Jon Krakauer.











domenica 21 settembre 2014

LIMA, 9 MILIONI DI LIMEGNOS (2012)



Se nel 2012 i Limeños erano 9 milioni (un terzo della popolazione del Perù), oggi quanti saranno ? 



Sappiamo che Lima è fra le 30 città più popolate al mondo. Ci rendiamo conto di quanto sia sconfinata, quando la sorvoliamo in aereo (di giorno e di notte), o arriviamo in bus dal nord del Paese, dopo aver percorso chilometri di deserto, senza traccia di vita (poi mezz'ora di tornanti a picco sull'Oceano Pacifico, da panico) e, alla fine, ci immettiamo in un'enorme, anonima, periferia e nel suo caotico traffico.
E' un delirio, per chi ogni giorno è costretto a spostarsi da un quartiere ad un altro, inserendosi in "serpentoni metallici" di vetture strombazzanti.  C'è la Metropolitana, ci sono strade a più corsie, sensi unici studiati per fare defluire auto e mezzi su gomma, migliaia di taxi, insomma il problema è stato affrontato, ma se il numero degli abitanti che oscilla fra centro e periferia (e viceversa) continua a crescere, non c'è altro da fare che incolonnarsi e aspettare il proprio turno.
Lima è una porta sull'Oceano Pacifico, anche se può capitare di non vedere la grande distesa per settimane. Da aprile a dicembre la nebbia costiera o garua invade la città, fino ad avvolgerla in una coltre malinconica.
Il lungo litorale si rianima in estate e/o di notte (Barranco).

La capitale ha angoli deliziosi, quartieri pieni di fiori e negozietti, meravigliosi e preziosi grandi Musei, Chiese a non finire, piccoli e grandi mercati d'artigianato prodotto in tutto il Paese, ma è difficile per noi immaginare di vivere e lavorare qui. Comunque sia ...
... "Benvenuto a Lima", città fondata da Francisco Pizarro, il 6 gennaio 1535, e chiamata Città dei Re, in omaggio ai Tre Re Magi.


Lo storico edificio della stazione centrale, trasformata in Casa De La Literatura Peruana.

La strada prende il nome da un rastro o locale per la vendita della carne, che nel 1568 fu trasferito nel barrio di San Lazaro.

Café-Bar, Ristorante Cordano, aperto dal 1905, un mito; è stato frequentato da tutti i Sindaci della città e i Presidenti del Perù.





Il 13 gennaio 1905, i genovesi Virgilio Botano e i due fratelli Luigi e Antonio Cordano, aprirono qui prima un bazar poi un Salon. Questi ultimi, nel 1978, trasferirono l'attività ai propri dipendenti.






Questa zuccheriera, piena di ammaccature e con un coperchietto arancione, è dedicata al pittore bolognese Giorgio Morandi il quale, se l'avesse vista, sicuramente che l'avrebbe amata molto.






Una vecchia fotografia (1905), appesa alle pareti, assieme a tante altre.






Una bellissima Gaggia d'epoca, tuttora funzionante
Il salone riservato alle famiglie
La porta sulla strada, a due passi da 
Plaza Mayor e dal Palazzo di Governo









Tutti i turisti lo sanno: ogni giorno alle 12,  nel cortile del Palazzo di Governo, in Plaza Mayor,  c'è il cambio della guardia e, talvolta, un concerto della Banda. 

Gli ottoni lucidati a specchio

Il Palazzo di Governo, residenza del Presidente del Perù, è del 1937.

Festi arbol è la festa per una città sempre più verde

Plaza de Armas o Mayor, con la Cattedrale, ricostruita dopo il terremoto del 1746. La Catedral Basilica san Juan Apostol y Evangelista quando fu inaugurata nel 1540, cinque anni dopo la posa della prima pietra, ad opera di Francisco Pizarro, portava il nome di Gloriosa Assunzione di Nostra Signora. Un anno dopo divenne Cattedrale e assunse il  nome di Giovanni Evangelista.



La Cattedrale originale era stata edificata sul lato sud-orientale della Plaza e completata nel 1555; nel 1564 se ne elevò un' altra, perché la prima fu ritenuta insufficiente, rispetto al numero dei fedeli, poi il terremoto la distrusse e fu riedificata.


















Sulla sinistra dei tre ingressi alla Cattedrale, dove è sepolto F. Pizarro, ci sono la Cappella del Sagrario e il Palazzo Arcivescovile. Le due torri campanarie sono del Settecento.

Palazzo Arcivescovile

















Il portico della Municipalidad Metropolitana


La Libreria El Virrey de Lima dove "da quindici anni la lettura è protagonista"



Casa de Correos y Telegrafos ...






Oggi trasformata in Casa de la Gastronomia Peruana






Basilica Menor y Convento Maximo de Nuestra Señora del Rosario, conosciuto come  Santo Domingo, uno scrigno di tesori.
Il complesso architettonico, fra i monumenti più preziosi della città, fu iniziato lo stesso anno della fondazione di Lima (1535) e terminato nel 1578. Un terremoto lo distrusse un secolo più tardi, ma fu ricostruito, e di terremoto in terremoto, come altri edifici storici, è arrivato a noi. Dei 5 chiostri di cui si compone, solo due sono visitabili, perché il complesso ospita il Collegio San Tommaso d'Aquino, fondato nel 1645.
Fra le tante meravigliose opere d'arte, segnaliamo El patio con azulejos sevillanos, ricoperto di ceramiche colorate, provenienti dalla città spagnola di Siviglia, fra il 1604 e il 1606; l'Altare dei Santi Peruviani, in stile neoclassico, con al centro l'immagine di Santa Rosa, Patrona venerata in tutto il Peru', con ai lati San Martino di Porres e San Giovanni Macias.

La Cappella Veracruz (color rosso), a lato dell'ingresso a Santo Domingo. Fu costruita per ospitare un "frammento" di croce, inviato dal Papa a Francisco Pizarro, su richiesta di Carlo V, re di Spagna.





































Campanario di Santo Domingo, ricostruito
in stile barocco nel 1776.











Policromia, nei pressi di Santo Domingo
















































































































































Il patio del nostro Hostal, in Miraflores, il quartiere dove
amano soggiornare gli stranieri, perché ora è fra i più sicuri.    





Fiore di un rampicante che ricopre una parete del nostro Hostal    





Un angolino verde, stretto fra torri di cemento    






























































































Siamo al Mercado indio (Miraflores) dove, in grandi o piccoli negozi, si vende artigianato, proveniente da tutto il Perù.

Meravigliosi fiori di paglia








Pezze di tela, prodotta al telar de cintura, o industrialmente 







Tappetini scendiletto
Chullo o cuffia







Tappetini di lana
Altri tappetini, differenti colori
Meravigliose borsette di paglia, a forma di casa









Piccole tele, a soggetto sacro



Toretti di tutti i colori e dimensioni, da regalare in coppia, come augurio di fortuna e prosperità.




Borse ricamate
Altre borse tessute a mano
Una sacca, tessuta e confezionata a mano
Piccole colombe che portano un messaggio (scritto su carta)





Dopo tanto camminare, ci prendiamo un caffè, preparato da questa paciosa barista



























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